Prima di tutto sulla vicenda “Panama Papers” o “Panama Leaks” come volete chiamarla suggerisco due semplici riflessioni.

Primo la tempistica dell’uscita della notizia e soprattutto come sempre, l’identità di coloro che ne sono coinvolti ma soprattutto l’enfasi mediatica sulle Nazioni dalle quali provengono alcuni dei personaggi più in vista coinvolti, ovvero Russia, Cina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Siria; LePen, il babbo del crociato contro l’evasione fiscale Cameron e via dicendo.

In Islanda addirittura hanno cacciato il giorno dopo dal Parlamento il premier islandese, in Italia dopo gli scandali delle banche e del petrolio per dirne solo due, se ne stanno tutti zitti e rassegnati e attendono con impazienza altri  80 euro a chi prende la minima”.

Nulla da dire sulle efficacia di certi files ma secondo me qualcuno è stato omesso, non è possibile che manchino i grandi nomi dell’emisfero occidentale della politica mondiale.

Ricordo solo a chi si fosse messo solo ora in “ascolto” Un anno fa lo scandalo LuxLeaks, che coinvolse in prima persona l’attuale presidente della Commissione Europea Juncker …è cambiato qualcosa?

Ieri abbiamo indicato Unicredit e UBI Banca, che tra l’altro hanno partecipato alla riunione di urgenza con il Governo per cercare di stabilizzare il sistema bancario italiano attraverso i risparmi postali opss scusate attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, ma oggi senza alcuna sorpresa troviamo addirittura … VENTOTTO BANCHE TEDESCHE!

La seguente notizia non la troverete certo in prima pagina, non serve l’enfasi mediatica per questa notizia, mentre migliaia di italiani come abbiamo visto ieri sta spostando i capitali dalle banche italiane alle banche tedesche è proprio il caso di dire emigrazione di fessi…

Anche le banche tedesche nei Panama Papers

Almeno 28 banche tedesche sono ricorse ai servizi offerti dallo studio legale panamense Mossack Fonseca. Lo rivela il quotidiano Süddeutsche Zeitung, citando i cosiddetti Panama Papers. In particolare, negli ultimi anni almeno 14 istituti tedeschi hanno creato con l’aiuto di Mossack Fonseca oltre 1.200 società offshore o le hanno gestite per conto dei loro clienti. Tra gli istituti coinvolti spiccano i nomi di sei delle sette maggiori banche in Germania: Deutsche Bank, Commerzbank, DZ Bank, Hypovereinsbank, Landesbank Baden-Württemberg (LBBW) e Bayerische Landesbank (Bayern LB).  

La più attiva è Deutsche Bank, che fino al 2007 ha creato o gestito 426 società offshore,

seguita da Dresdner Bank (333), UBS Deutschland (138), Bayern LB (129) e Commerzbank (129). 17 quelle riconducibili a Hypovereinsbank (controllata da Unicredit). Diverse banche tra quelle coinvolte hanno ricevuto aiuti pubblici nel corso dell’ultima crisi finanziaria (in parte già restituiti): Commerzbank, ad esempio, ha incassato 18,2 miliardi di euro, Bayern LB dieci e LBBW cinque.

Noi non avevamo alcun dubbio! Buona Consapevolezza!

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