Oh… ma guarda, che sorpresona a Siena. Il mega piano con aumento di capitale da 5 miliardi “forse” non troverebbe sottoscrittori e quindi si potrebbe passare al tanto vituperato Bail-In, ovvero alla DOVEROSA (mi si perdoni) conversione almeno delle obbligazioni subordinate del Monte dei Paschi in azioni.
E sarebbe un trattamento migliore dell’azzeramento subito dagli obbligazionisti subordinati delle 4 banchette piddine del centro italia.
dalla Stampa
L’aumento di capitale di Monte dei Paschi può scendere da cinque a tre miliardi di euro, con la conversione di bond subordinati per tre miliardi di euro. È l’ipotesi illustrata al cda di Montepaschi dall’ad Fabrizio Viola, nel primo consiglio dopo la pausa estiva.
Il consiglio, che non ha deliberato sul tema ma ha solo recepito l’informativa dell’ad, è servito proprio per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori dopo l’annuncio del piano per la cessione di 9,2 miliardi di sofferenze nette e la conseguente ricapitalizzazione dell’istituto, curato da JpMorgan e Mediobanca.
L’ad Viola sta lavorando al piano strategico a supporto dell’operazione, che dovrebbe essere pronto entro la fine di settembre. Per la fine della prossima settimana è invece attesa la valutazione definitiva delle sofferenze da cedere, che è condotta da Fonspa e Italfondiario.
Le indiscrezioni sulla conversione dei bond e il conseguente alleggerimento dell’aumento di capitale hanno spinto gli acquisti sul titolo a Piazza Affari. Mps ha chiuso in rialzo dell’1,27% a 0,24 euro.
Anzi nel caso…. visto che di obbligazioni subordinate ce ne è giusto un 5 miliardi (e al limite ci sono le Senior…. oooops) se proprio nessuno volesse sottoscrivere azioni, e che problema c’è? Si converte!
Scherzi a parte, non so se per uno stato di necessità o per improvviso rinsavimento, finalmente buone notizie, la conversione delle obbligazioni bancarie (tutte, non solo le subordinate) in azioni è il minimo sindacale prima di ogni eventuale intervento pubblico.
FONTE: rischiocalcolato.it