Come riporta La Repubblica di oggi, il Ministero dello Sviluppo Economico da settembre avrà un proprio registro per i lobbisti, pubblicato on line al quale, da settembre, chi varcherà il portone d’ingresso di via Veneto, sede del dicastero, dovrà iscriversi. Segnale di trasparenza dal MISE anche sui compensi per i commissari straordinari chiamati a gestire le aziende in crisi.

Tra i campi d’azione del «progetto trasparenza», l’istituzione di un Registro, ispirato a quello utilizzato dalla Commissione Europea e consultabile attraverso un sito web, al quale dovranno iscriversi – dopo aver firmato un codice di condotta – le aziende, i lobbisti, gli interlocutori del ministro, dei viceministri e dei sottosegretari. Informazioni ed elenco degli incontri saranno resi pubblici (l’avvio del sito è previsto per il 6 settembre). Aziende e lobby che contatteranno il ministero dovranno accettare un codice di condotta ed iscriversi ad un Registro. Dati e incontri saranno messi online.

Ancora non chiari lo strumento di istituzione del Registro e l’ufficio che si occuperà del monitoraggio e della gestione dello stesso. La domanda che ci si pone è sempre la stessa: quanto gioverà avere più regolamentazioni sulla trasparenza dei rapporti tra lobby e istituzioni (non ultima quella di Montecitorio, per non citare le diverse leggi regionali applicate, approvate o in corso di approvazione) in assenza di una legge organica a livello nazionale.

Ecco l’articolo completo su La Repubblica di oggi:

La Repubblica_Registro lobbisti MISE_3 AGOSTO 2016

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