“L’Ecuador non tratterà con il governo golpista di Kiev.” Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha dichiarato che il suo paese non riconosce l’attuale governo ucraino, che è il prodotto di un colpo di stato, e che per ottenere il sostegno dell’Ecuador, l‘Ucraina dovrebbe tenere elezioni democratiche e stabilire un governo legittimo, scelto dal popolo ucraino.
Nel suo discorso settimanale al popolo ecuadoriano, Correa ha spiegato perché l’Ecuador si è astenuto dal voto dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che giovedì ha approvato una risoluzione che condanna l’annessione della Cimea alla Russia.
“Il governo attuale è il prodotto di macchinazioni subdole chiaramente sostenute dalla retorica ipocrita dell’Occidente”, ha dichiarato Correa. Sulla decisione della Crimea di far parte di Russia e staccarsi dall’Ucraina, la posizione del presidente è che la regione era “storicamente russo”, ma il referendum della Crimea “non cambia la Costituzione.”
Partendo da queste considerazioni, ha spiegato Correa, l’Ecuador non poteva accettare la posizione del governo ucraino – che ha descritto come un’estensione degli Stati Uniti – o la posizione di Mosca fino a quando lo status della Crimea non sarà chiarito.
L’Ecuador, insieme ad altre 58 nazioni, si è astenuto dal voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che giovedi ha definito il referendum tenuto in Crimea “illegale”. La risoluzione è stata sostenuta da 100 nazioni, mentre 11 si sono opposte.
Armenia, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Corea del Nord, Nicaragua, Sudan, Siria, Venezuela e Zimbabwe hanno votato contro la risoluzione.
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=5694&pg=7389
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