Pubblicato da Cooper Theory in Copertina il 1 settembre 2012
L’Italia è il paese con le tasse e le imposte più alte del mondo. Se già con Prodi e Berlusconi la situazione era drammatica, con Monti la pressione fiscale ha toccato il massimo storico.
I dati pubblicati sul blog di Beppe Grillo da un commerciante con 50mila euro lordi di reddito e moglie a carico, al primo anno di attività, sono eloquenti:
Imposte da pagare:
– IRPEF 13.235,00 saldo
– IRPEF 5.241,06 acconto
– Add.Reg. 956,00
– Add.Comun. 236,00
– Add.Comun. 71,00 acconto
– Camera Comm. 88,00
– IRAP 1.689,00
– IRAP 797,15 acconto
– INPS 7.191,00
– INPS 3.779,72 acconto
Totale da pagare 33.417,07.
“Da considerare – precisa il piccolo imprenditore – che durante l’anno sono stati versati i contributi fissi INPS per 2900,00 euro circa e che a novembre (stesso anno) bisogna versare tra IRPEF, IRAP e contributi un ulteriore acconto pari a 12.439,98 euro. Ditemi voi se è una situazione sostenibile. E poi dicono che si evade!”
A conti fatti, il commerciante versa nelle casse dello Stato due terzi del suo reddito. In pratica deve vivere con la miseria di poco più di 1.000 euro al mese. Sempre se tutto va bene e cioè non si ammala. Altrimenti rischia di chiudere, come succede ogni mese a migliaia di colleghi.