Da isola dell’incanto a isola del debito: il caso particolare di Porto Rico rappresenta un test senza precedenti anche per il mercato dei bond americani – La prima scadenza di pagamento che l’isola rischia di saltare è in settimana, quando la maggiore società elettrica locale, con un debito di 9 miliardi di dollari, potrebbe mancare un pagamento ai creditori, dando luogo a uno dei maggiori default municipali della storia…
Da il “Corriere della Sera”
Una «piccola Grecia» anche per gli Stati Uniti. È Porto Rico, i cui amministratori hanno lanciato l’allarme debito: «Non possiamo ripagare 72 miliardi di dollari». Un rebus reso più complicato dallo status dell’isola caraibica: un territorio americano e non uno Stato o una città; quindi non può ricorrere alla «bancarotta assistita», come ha fatto per esempio Detroit.
L’isola non è neanche uno Stato sovrano quindi non può chiedere aiuto o prestiti al Fmi. Il suo caso particolare rappresenta così un test senza precedenti anche per il mercato dei bond americani. La situazione è difficile dalla fine della Guerra fredda, quando Washington ha iniziato a chiudere le basi militari sull’isola.
Ma nessuno aveva previsto una piega «greca» del genere. Il governatore Alejandro Garcia Padilla chiede ai creditori di «condividere i sacrifici» imposti all’isola. La prima scadenza di pagamento che Porto Rico rischia di saltare è in settimana, quando la maggiore società elettrica locale, con un debito di 9 miliardi di dollari, potrebbe mancare un pagamento ai creditori, dando così luogo a uno dei maggiori default municipali della storia. Da «isola dell’incanto» (come veniva chiamata) a isola del debito.