Il tallone di ferro

Voglio impormi una premessa, una premessa che ritengo d’obbligo sulla parola “democrazia” usata, strausata, stracciata, violentata, derisa e vilipesa da quel capitale e dai suoi demoniaci rappresentanti.
La democrazia non è un’imposizione, non è cancellare diritti e libertà, non è la Borsa, né la Bce, meno che meno il Fondo Monetario Internazionale o il primato del mercato o la competitività o tutte quelle fesserie che i servi cantori del capitalismo ci propinano quotidianamente…
Demos = popolo…cratos = potere…potere del popolo…quindi diritti e benefici per il popolo,…tutto il resto non ha nulla a che vedere con questa parola…quindi si abbia almeno il coraggio di chiamare, quanto sta accadendo, con il giusto, vero ed unico nome…tirannia del capitale e dei ricchi.
Ora veniamo alla mesta attualità…al calarsi le brache del nostro clownesco governo, con il silente appoggio di un opposizione che lo avrebbe già fatto, di fronte ai diktat del duo Merkel – Sarkozy.
Ci hanno probabilmente imposto di richiedere il “monitoraggio” dell’FMI sulle nostre manovre finanziarie…cioè ogni decisione che l’Italia prende per la spesa pubblica sarà “monitorata” da un organo esterno che con il nostro paese, e con il bene dei suoi cittadini, non ha nulla a che fare e che ha, come unico obiettivo, a prescindere da come si raggiunga, l’equilibrio economico…non assolutamente né lo sviluppo di una società né il suo benessere.
Una vera e propria delegittimazione di tutto il parlamento e una privazione, nei fatti, delle prerogative che fanno l’autonomia e la libertà di uno Stato sovrano.
Ma le avvisaglie di quanto sarebbe accaduto oggi si potevano anche cogliere ieri…enormi segnali, per nulla pubblicizzati o appena affrontati dalla stampa di regime, dell’inizio di una stretta definitiva sulle libertà delle genti…del “popolo sovrano”, di quel popolo costretto a pagare i furti dei banchieri, dei politici, degli industriali e delle mille caste presenti nel nostro morente paese.
Forse troppo distratti dalle acrobazie del clown sempre più solo e vicino ad una misera fine…o affascinati dal ritorno di Santoro nelle cosiddette tv libere…non ci siamo incazzati, come avremmo dovuto, per quanto accaduto a Roma ai nostri figli, agli studenti…e per quanto, nel silenzio totale, questo governo ha inserito nelle norme per il famoso “sviluppo”.
A Roma quelle forze dell’ordine che chiedono alla gente solidarietà hanno brutalmente caricato giovani studenti che volevano solo protestare contro la cancellazione di ogni loro diritto, dallo studio al futuro.
Cariche piene di rabbia seguite dalla fascista identificazione dei manifestanti.
Un vero e proprio ritorno ad un passato per nulla lusinghiero…
Nelle norme per lo sviluppo presentate alla Ue, oltre ai soliti licenziamenti di massa, è stato inserito un codicillo, forse piccolo piccolo, sfuggito sembra un po’ a tutti, ma esempio del “criterio” di democrazia che muove i nostri politici…non è un caso che dall’opposizione nessuna parola di sdegno e di condanna si sia alzata.
Da Il Giornale: “Nella bozza delle misure relative allo sviluppo ci sarà anche la definizione della pena detentiva destinata a chi tenterà di raggiungere i cantiere della Tav a Chiomonte o di accedere alla zona della Maddalena.
Chi tenterà di manifestare contro la costruzione della linea Alta Velocità in queste zone potrà essere condannato a un periodo detentivo che va da un minimo di tre mesi fino a un massimo di un anno.”.
Studenti e No Tav vanno fermati…sono un pericolo per “il mercato” e vanno date assicurazioni agli organi internazionali…ed il governo, e l’opposizione che non si oppone, danno in scambio pezzi delle nostre libertà fondamentali in cambio del mantenimento dei loro privilegi e del loro potere.
Gli operai, i lavoratori sono già tenuti a bada dalla triplice sindacale che, ogni tanto, li porta a “sfogarsi” in piazza…ma gli studenti ed i No Tav non sono controllabili, non hanno riferimenti politici e non si fanno dirigere…quindi vanno repressi…e subito !
Siamo alla fine del lungo inganno, quell’inganno che le classi dirigenti hanno chiamato democrazia…ora le cose si fanno giorno dopo giorno più chiare…e lasciare soli gli studenti e i No Tav nelle loro battaglie per la riappropriazione del nostro futuro e del nostro territorio significa essere complici di chi sta cancellando la libertà.

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