Il documento declassificato mostra come la CIA ha studiato vari modi per sostituire il governo siriano, da una parte con la creazione di un’amministrazione formata da un’ala”moderata sunnita”, nel tentativo di soddisfare gli “interessi economici degli Stati Uniti” in questo paese arabo.

Sul tema, il ‘The Libertarian Institute’ sostiene che un business controllato da un governo sunnita avrebbe “una forte necessità di aiuto dell’Occidente” e gli investimenti effettuati per costruire l’economia privata della Siria. “Questo aprirebbe la strada a legami più profondi con governo stranieri”.

La strategia sviluppata nel documento cercava di creare “condizioni favorevoli” per la Casa Bianca in Siria. Per realizzare questo scopo, gli statunitensi escogitarono di incitare la “rivolta sunnita” attraverso “l’odio etnico e religioso” in questa maniera sarebbe stato più facile rovesciare il governo di Damasco.

La CIA sosteneva che i sunniti facevano parte dei ranghi militari più bassi, anche se erano il 60% delle reclute militari. “Crediamo che la ripresa della violenza comune tra alawiti e sunniti potrebbe ispirare i militari sunnita a ribellarsi contro il governo”, si legge in una parte del documento trapelato di 24 pagine.

Il documento, scritto nel luglio 1986, durante l’amministrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan (1981-1989), contiene parti che sembrano molto simili agli eventi che hanno sconvolto la Siria a marzo 2011, da quando il paese è immerso in una guerra lanciata dall’estero.

E ora, dopo più di 30 anni, il piano di Washington per rovesciare il governo del presidente siriano Bashar al-Assad avrebbe potuto avere successo se non fosse stato per il sostegno di Iran e Russia a Damasco.

L’Antidiplomatico

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