Si chiama London Array e ha iniziato a catturare i venti che percorrono la foce del Tamigi. La più grande centrale eolica offshore mai concepita ha iniziato a far girare 152 delle 175 turbine previste. I 630 MW di potenza installata saranno in grado di coprire il fabbisogno di 470.000 abitazioni. Con l’avvio delle turbine mancanti entro la fine dell’anno si prevede il raggiungimento degli 870 MW con picchi da 1 GW, portando elettricità a 750 mila famiglie come una grande centrale nucleare, sempre che non ci sia bonaccia.

reuters.com

eolico a largo della Gran Bretagna

Se Eolo sarà favorevole il London Array riuscirà a coprire buona parte del fabbisogno energetico dell’Essex e del Kent, permettendo un risparmio annuale di 1,4 milioni di tonnellate di CO2. La geografia dell’Europa settentrionale si presta bene all’eolico offshore, ma i costi al MW restano comunque alti, anche se calmierati dal governo. “La capacità di sviluppare in modo efficiente grandi parchi eolici offshore e di cogliere i vantaggi di scala, sia nella realizzazione, sia nella gestione operativa, è l’elemento centrale per ridurre i costi dell’energia prodotta da questo tipo d’impianti” ha detto Benj Sykes a Energia24, responsabile delle attività eoliche della società danese Dong Energy, che detiene il 50% delle azioni del London Array. L’obiettivo è abbassare tali costi del 40% entro il 2015 per rendere ancora più competitiva l’energia eolica.

Link: http://it.ibtimes.com/articles/37996/20121105/eolico-parco-record.htm#ixzz2BNZXWJnb

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