Messico

Rafael Sebastián Guillén Vicente abbandona la guida dell’Ezln, annunciando la morte del personaggio “Marcos”, divenuto un’icona no-global in tutto il mondo.

“Dichiaro che colui che è conosciuto come Subcomandante ribelle Marcos non esiste più“.
E’ con queste parole che il misterioso leader del movimento ribelle zapatista messicano nel Chiapas ha annunciato, nella giornata di domenica, a rinunciare al suo ruolo di guida dell‘Esercito Nazionale Zapatista diLiberazione. La voce dello stesso, chiarisce l’uomo nella nota, “non sarà più la mia voce”.

Con il suo addio si chiude definitivamente un’epoca: il rivoluzionario, però, tiene a sottolineare che non si è trattato di un addio a causa di faide interne al movimento, nè per motivi di salute, come in tanti avevano inizialmente creduto. Semplicemente, ha spiegato il leader con il passamontagna, che per secondo il governo in realtà sarebbe nient’altri che il 56enne Rafael Sebastián Guillén Vicente, un ex-ricercatore dell’ università di Città del Messico,  “Pensiamo che sia necessario che uno di noi muoia perché Galeano (José Lopez Solis, ribelle ucciso lo scorso 2 maggio, ndr) viva, e così abbiamo deciso che Marcos deve morire oggi”.
“Se mi permettete di definire Marcos, il personaggio, allora direi senza esitazioni che è stato un travestimento pubblicitario”, ha aggiunto il rivoluzionario, che, grazie alla sua capacità comunicativa e il suo estro artistico è diventato negli anni un vero e proprio simbolo no-global.

L’uomo, dopo 20 anni di battaglie abbandona dunque il “travestimento”: “Esiste ormai una generazione che può guardarci in faccia e ascoltarci e parlarci senza attendersi né una guida, né una leadership, che non pretende né di sottomettersi né di seguire un capo”. Pertanto, “Marcos, il personaggio, non è più necessario”.

-26 maggio 2014-

Fonte: http://www.oltrelacoltre.com/?p=17990
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