Capitali e risparmio abbandonano l’Italia. Un dato allarmante che peggiora mese dopo mese, ma se ne sono accorti ancora in pochi anche se la statistica viene da Banca d’Italia. Le cifre si riferiscono al Target 2, vale a dire il sistema che regola i pagamenti all’interno dell’euro. Misura il flusso di capitali che girano da uno all’altro dei Paesi che adottano la moneta unica. Risulta che il deficit dell’Italia ha raggiunto a gennaio i 251,6 miliardi. È il peggior risultato da febbraio 2013. E si avvicina al picco di 289 miliardi raggiunto nell’agosto 2012, nella fase più intensa della crisi della zona euro. Vanno male anche la Grecia sotto di 97,3 miliardi (che comunque sta riducendo il buco) e la Spagna:- 241,8 miliardi che rappresenta lo sbilancio maggiore dal 2012. Va male anche la Francia in “rosso” di 73,5 miliardi. Ma dove si sono rifugiati i capitali in fuga? Non ci vuole molta fantasia per indovinarlo. Innanzitutto in Germania che presenta un attivo di 592,5 miliardi (il risultato migliore dal 2012). Poi Olanda (+49,4 miliardi), Lussemburgo (+140,4 miliardi), Finlandia (+31,8 miliardi).
La statistica di Banca d’Italia consente, con pochi numeri, di capire quello che sta accadendo. Sono cifre di un’importanza capitale. Dimostrano che gli investitori non si fidano del nostro Paese. Molti di quanti hanno soldi preferiscono impiegarli in attività all’estero. La paura è che i capitali depositati nelle banche italiane o investiti in titoli che portano la bandiera tricolore non tornino più indietro. L’allarme deve essere forte visto che il debito Target 2 si sta avvicinando ai massimi storici. La conferma che i mercati hanno voltato le spalle all’Italia arriva anche dallo spread che, comunque si mantiene oltre i cento punti. Se non ci fosse stato saremmo di nuovo all’autunno 2011.
Fonte: Un’Europa diversa.