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DOCUMENTARI

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La Fabbrica Dei Tedeschi





Film documentario che racconta, attraverso testimonianze e interviste la tragedia della ThyssenKrupp, nella quale persero la vita sette operai nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007. Nel prologo gli attori ( in pellicola b/n), Valeria Golino, Monica Guerritore, Luca Lionello, Silvio Orlando, Rosalia Porcaro, Vincenzo Russo e Giuseppe Zeno impersonano i parenti delle vittime e rievocano gli ultimi momenti di semplice quotidianità prima della tragedia. Il documentario si compone della narrazione dei testimoni, di quello che successe quella notte e nelle settimane precedenti e dei racconti dei protagonisti sui terribili giorni seguenti.

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Orwell Rolls in His Grave – part 1- ITA -EN





Le altre parti nella pagina youtube

Può un sistema di media, controllato da alcune società per azioni globali con l’abilità di sommergere tutte le voci in competizione, essere in grado di trasformare bugie in verità? Questo film documentario che rivela molti fatti non del tutto conosciuti, esamina la relazione tra i media, America sociale, e governo. In un paese dove l’1% controlla il 90% della ricchezza”, considerato un cult dei documentari di denuncia sociale, politica, apre grandi spiragli verso una consapevolezza maggiore sul funzionamento politico sociale del pianeta.
Documentario, datato 2004, tradotto e sottititolato esclusivamente da me, a tutt’oggi.
Documenta fatti ed eventi che dimostrano in modo assai evidente come i mass media manipolino e usino le informazioni e le notizie, in funzione della alterazione della verità, della falsa informazione, con menzogne e occultamenti,
Utilizzano tutti i loro mezzi a disposizione per controllare e strumentalizzare l’opinione pubblica, grazie ad un linguaggio modifcato, simile al sistema usato nel film “1984” di Orwell, oppure dedicando attenzione e copertura giornalistica ad alcune notizie e occultandone altre.
Seppure datato, questo documentario è illuminante e importante, in quanto rivela e analizza fatti che ci riguardano da vicino, analizza e rende comprensibile i sistemi da cui diffidare e da prendere in considerazione quando si legge un quotidiano, un libro, qualsiasi cosa provenga da editori lacche del potere, cosi come quando si guarda la TV o si segue un blog etc.
La gente tende quando apprende una notizia a farla diventare parte del suo vissuto.
Infine l’opera in questione preannuncia ciò che avverrà, ed essendo appunto realizzato qualche anno fa, da all’interlocutore l’opportunità di verificare con fatti odierni la sua credibilità e la sua esatta analisi degli eventi.
Apre gli occhi ai miopi, sempre che lo desiderino.

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Il Segreto di Oz



“Non conta il controvalore del denaro, solo chi ne controlla la quantità.” That’s Italian for “It’s not what backs the money, it’s who controls its quantity.”

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Obsolescenza Programmata

OBSOLESCENZA PROGRAMMATA: beni progettati per “scadere”.
Elettrodomestici, apparecchi tecnologici, automobili… ma anche vestiti e utensili. Tutto è progettato per durare il meno possibile, perché il mercato deve essere in continuo movimento. Ma i consumatori cominciano a prendere coscienza e cercano strade alternative (come la decrescita felice proposta da Serge Latouche).

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Geniuis Seculi- Come viene prodotto il denaro, e perché?

Adattamento del primo capitolo di ZEITGEIST ADDENDUM. Creazione della moneta, debito pubblico, inflazione, interessi. Autore originale: Peter Joseph Adattameto italiano: Christian Ice Revisione testo: Alessandro Bono Voce narrante: Marco Benevento Musiche: Luca Bellanova

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Vittorio Arrigoni

Un documentario su Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano per la pace in Palestina che aiutava il popolo palestinese. Si trasferisce a Gaza nel 2008 a lavorare per ISM. E’ stato rapito e ucciso da un gruppo salafita nel mese di aprile 2011.

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Il Muro di Ferro


Oltre 40 anni di occupazione. Il Muro di Ferro perorato nel 1923 dal movimento sionista è un atto compiuto: 200 insediamenti sparsi strategicamente in tutta la Cisgiordania e un aggressivo assedio militare a sostegno degli stessi. Il documentario rimuove il velo a quell’ipocrisia che chiama in causa i processi di pace, ma nel frattempo lacera un territorio che attende il suo legittimo riconoscimento e annienta senza remora i diritti umani di coloro che ci vivono.

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L’Erba Proibita. Scoprite perchè la marijuana è illegale

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla cannabis ma non vi hanno mai detto. La vera storia della Cannabis. Scoprite come mai marijuana e hashish sono illegali! Con: Dario Fo, Paolo Rossi, Vergassola, 99 Posse, Pittura Freska.

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John Fitzgerald Kennedy (JFK) L’Altra Verità [Documentario indipendente]


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SULLA SCHIAVITÙ MODERNA



Sulla servitù moderna è un libro e un film documentario di 52 minuti prodotti in modo del tutto indipendente; il libro (e il DVD che contiene) è distribuito gratuitamente in alcune piazze alternative in Francia e in America Latina. Il testo è stato scritto in Giamaica nellottobre 2007 e il documentario è stato ultimato in Colombia nel maggio 2009. Esiste in versione francese, inglese spagnola e italiana. Il film è stato elaborato a partire da immagini sottratte, principalmente da film di fiction e documentari. Lobiettivo centrale di questo film è quello di smascherare la condizione dello schiavo moderno nel quadro del sistema totalitario mercantile e di rendere visibili le forme di mistificazione che occultano questa condizione servile. È stato realizzato con lunico scopo di attaccare frontalmente l’organizzazione dominante del mondo.

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Earthlings. Siamo tutti terrestri. ITA/ENG


Earthlings è un documentario antispecista del 2005 scritto, prodotto e diretto da Shaun Monson e narrato dall’attore ed animalista Joaquin Phoenix. La colonna sonora è stata composta dal musicista ed attivista dei diritti animali Moby. Il documentario ha avuto un grande successo presso le comunità animaliste di tutto il mondo. Il filosofo animalista Peter Singer ha detto:
« If I could make everyone in the world see one film, I’d make them see Earthlings. » che tradotto vuol dire
« Se potessi mostrare un film ad ogni persona nel mondo, sceglierei Earthlings. »
Il film descrive gli usi che gli esseri umani fanno degli animali, cibandosene, ricavandone materiali per produrre vestiario e altro, usandoli come intrattenimento o compagnia, sfruttandoli per la sperimentazione scientifica. Questo racconto viene sviluppato da un punto di vista antispecista; il concetto stesso di “antispecismo” viene presentato all’inizio del film, in relazione con i termini “razzismo” e “sessismo”.
Earthlings è sconsigliato ad un ‘pubblico sensibile’, si legge ne titoli d testa, addirittura in America è vietato ai minori di 16 anni, io invece lo consiglio ai ragazzi e ai bambini – specialmente quelli che vivono in città e non hanno mai contatti con gli animali- in modo che da subito riescano a comprendere la realtà che li circonda. [belva 64SE]

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Un equilibrio delicato

Questo documentario esamina il legame tra alimentazione e salute umana e fornisce informazioni per fare le scelte più corrette per prevenire le malattie e vivere più sani.
Realizzato nel 2008 dall’australiano Aaron Scheibner, A Delicate Balance ci dimostra quanto profonda sia l’influenza della alimentazione quotidiana sul nostro stato di salute. Da essa, ad esempio, dipenderebbe anche il buon funzionamento dei meccanismi di difesa innescati dal nostro organismo contro qualsiasi tipo di inquinamento ambientale.
Il film analizza singolarmente con linguaggio chiaro ed argomentazioni convincenti ciascuna delle più gravi patologie occidentali contemporanee, dimostrando – dati alla mano – quanto stretta sia la connessione tra la loro insorgenza ed il consumo di alimenti di origine animale.
Sebbene lascino perplessi le considerazioni circa il ‘global warning’ con cui l’autore si accoda alle opinioni di Al Gore – il tema centrale del documentario risulta molto ben fatto e ricco di informazioni, alcune delle quali capaci di smentire impensabilmente una serie di pericolosi luoghi comuni medici e nutrizionistici.

Il film è tratto dal canale YT Agire Ora

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L’IRAN (Non è il problema) – IRAN (Is not the problem) EN/ITA


Documentario realizzato da pacifisti americani sul recente tentativo, da parte dei media, di spalleggiare il governo a iniziare una guerra nei confronti dell’Iran.
Una lucida e chiara descrizione della situazione medio orientale attuale. Le voci di questo film sono a volte discordanti tra esse ma tutte condividono che la guerra all’Iran sarebbe una guerra ingiusta, semmai esistesse una guerra giusta, disastrosa per il mondo.
Focalizza i perché di questa eventuale guerra e veri motivi che stanno alla base della globale situazione in una zona del mondo che non ha pace da ormai 50 anni.
Un film che chi vuole sapere e conoscere la verità, o cerca conferme alle sue conoscenze o intuizioni dovrebbe vedere.

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Jenin, Jenin – Arab/ITA

Una vivida testimonianza sull’attacco portato dalle forze dell’esercito israeliano nell’aprile 2002 ai danni del campo profughi palestinese di Jenin, radendolo al suolo totalmente.
Israele per ciò è stato accusato di crimini di guerra da parte di numerose organizzazioni umanitarie. Particolare attenzione viene rivolta alla condizione ed alle voci dei bambini, nati e vissuti e destinati a crescere in perenne stato di guerra con la violenza come compagnia abituale.

IL PRODUTTORE ASSASSINATO

Iyad Samoudi, il produttore esecutivo di Jenin Jenin, è stato ucciso a soli 25 anni dall’ esercito israeliano il 23 giugno 2002. Quella mattina, alle 4.30, i soldati erano arrivati per effettuare alcuni arresti. Se c’era una cosa che Iyad – e, come lui, la maggior parte degli abitati dei Territori occupati – odiava, era l’umiliazione.
“Una volta mi aveva detto che avrebbe preferito morire”,
racconta Bakri che, assieme alla troupe, durante le riprese aveva dormito nella sua casa.
Così quel giorno maledetto ha preso la porta ed è scappato. Lo hanno colpito senza ragione. Sposato alcuni mesi prima, senza figli, Iyad aveva visto Bakri recitare in uno dei suoi film; voleva lavorare per il cinema e l’aveva dunque ricercato.
“Era un ragazzo sveglio, sempre pronto a scherzare, pieno di vita”, dice il regista. Jenin Jenin è dedicato a lui, che non ha nemmeno avuto l’ opportunità di vedere questo documentario a montaggio finito.

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Pace, propaganda e terra promessa

Pace, Propaganda e Terra Promessa fornisce un sorprendente confronto della copertura mediatica sulla crisi in Medio Oriente degli Stati Uniti e internazionale, l’azzeramento come le distorsioni strutturali nella copertura degli Stati Uniti hanno rafforzato false percezioni del conflitto israelo-palestinese.
Questo documentario fondamentale espone come gli interessi in politica estera delle élites politico-petrolifere Americane e la necessità, tra le altre, di avere una base sicura militare nella regione, funzionano in combinazione con le strategie di pubbliche relazioni di Israele per esercitare una potente influenza su come le notizie sono segnalate dalla regione..
Attraverso le voci di studiosi, critici dei media, attivisti per la pace, figure religiose, e esperti del Medio Oriente, Pace, Propaganda e Terra Promessa analizza con attenzione e spiega come – attraverso l’uso del linguaggio, inquadratura e contesto – l’occupazione israeliana della West Bank e di Gaza rimane nascosta dai media, e la colonizzazione israeliana dei territori occupati sembra essere una mossa difensiva piuttosto che offensiva. Il documentario esplora anche i modi con cui i giornalisti americani, per motivi che vanno dalle intimidazioni alla mancanza di un’indagine approfondita, sono diventati complici nella realizzazione della campagna di pubbliche relazioni di Israele.
Al suo centro, il documentario pone degli interrogativi riguardo l’etica e il ruolo del giornalismo, e il rapporto tra media e politica.

Interviewees include Seth Ackerman, Mjr. Gli intervistati sono Seth Ackerman, Mjr. Stav Adivi, Rabbi Arik Ascherman, Hanan Ashrawi, Noam Chomsky, Robert Fisk, Neve Gordon, Toufic Haddad, Sam Husseini, Hussein Ibish, Robert Jensen, Rabbi Michael Lerner, Karen Pfeifer, Alisa Solomon, and Gila Svirsky. Adivi Stav, il rabbino Arik Ascherman, Hanan Ashrawi, Noam Chomsky, Robert Fisk, Neve Gordon, Toufic Haddad, Husseini Sam, Ibish Hussein, Robert Jensen, il rabbino Michael Lerner, Pfeifer Karen, Salomone Alisa, e Gila Svirsky.

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Checkpoint Yoav Shamir 2003 ITA

Documentario sui check point tra Palestina e Israele

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The Yes Man Fix the World – Gli Yes Men riparano il mondo

Ilare, terapeutico, ispiratore. (N. Klein) Questo è il top dell’anno per i documentari. (New Scientist) Giusto e vigilante, una torta in faccia al Media Savy. (The Newsweek)
The Yes Men riparano il mondo è una storia di vita vera di due stirici attivisti politici che, in posa come dirigenti di gigantesche società per azioni, si trovano la loro strada per partecipare a conferenze di grandi imprese e tirare fuori gli scherzi più scandalosi del mondo.
Da New Orleans all’India fino a New York City, armati di attrezzatura acquistata a poco più che a buon mercato, gli Yes Men producono una rauca commedia di tutti i modi in cui l’avidità aziendale sta distruggendo il pianeta.
Chi sapeva che fissa il mondo potesse essere così divertente?
Condividete questo film appoggiate le azioni degli Yes Men.

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Blu gold: le guerre dell’acqua – part 1

Blue Gold: World Water Wars è un documentario premiato nel 2008 a San Bozzo, basato sul libro: “Oro Blu: il diritto di interrompere il furto delle Società idriche mondiali” di Maude Barlow e Tony Clarke. È stato prodotto da Mark Achbar (The Corporation) e Si Litvinoff (L’uomo che cadde sulla Terra), e narrato da Malcolm McDowell. Il film è stato proiettato la prima volta il 9 ottobre 2008, presso il Vancouver International Film Festival. Blue Gold: World Water Wars esamina le implicazioni ambientali e politiche di approvvigionamento di acqua in diminuzione sul pianeta, e postula che le guerre in futuro saranno combattute per l’acqua. Il film mette in luce anche alcune storie di successo di attivisti di acqua in tutto il mondo e fa notare la forte necessità di un’azione comunitaria.

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Le vie dei farmaci

Un documentario di Michele Mallara e Alessandro Rossi
Perché quasi quindici milioni di persone nei paesi in via di sviluppo muoiono di malattie facilmente curabili? Sono circa quarantamila persone al giorno: uno stadio di calcio gremito durante una finale di coppa. Un massacro quotidiano che potrebbe facilmente essere evitato. Perché tutto ciò accade? Le vie dei farmaci è un documentario che cerca di rispondere, dal punto di vista economico, politico, medico e sociale a questa domanda. L’accesso ai farmaci essenziali e salvavita dovrebbe infatti essere garantito a tutti. Il documentario cerca di indagare il problema su scala mondiale raccogliendo materiale filmato dai quattro angoli del pianeta ed utilizzando un linguaggio filmico articolato e senza compromessi.

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INVENTORI DI MALATTIE

Inventare malattie
Adolfo Di Bella 16 Febbraio 2011

Ma quale ricerca!

«Le case farmaceutiche si sono trasformate in imperi commerciali capaci di vendere antidepressivi…, antidolorifici… e farmaci anticolesterolo… con gli stessi metodi utilizzati da Coca Cola o per vendere il Dash… Vendere farmaci, anziché scoprirli, è diventata l’ossessione dell’industria farmaceutica». Questo uno dei passi più incisivi dell’introduzione del libro della Petersen (pagina14). Emerge, clamorosa, un’anomalia: che senso ha indirizzare una pubblicità così intensiva verso il malato? Questi viene considerato persona da curare o cliente da allettare? Appare moralmente lecita una politica simile e la parallela indifferenza delle autorità? E poi: visto che incidono fortemente sul prezzo, quanto costano al cittadino le spese promozionali delle case farmaceutiche? Sono domande che tutti dobbiamo cominciare a porci, per sapere che fiducia possiamo dare a costoro, ai loro prodotti, a coloro che li prescrivono. Inoltre occorre riflettere su un’altra stranezza, e cioè la doppia pubblicità: quella rivolta ai medici e quella al cittadino. Un assedio opprimente che negli USA ha raggiunto livelli inimmaginabili e da noi si sta preparando a diventarlo, come facilmente ravvisabile nel recente incremento della pubblicità farmaceutica sui nostri teleschermi.

Tra il 1995 ed il 2000 gli impiegati addetti all’attività di marketing nelle aziende farmaceutiche statunitensi erano cresciuti del 59%, mentre gli addetti alla ricerca ed allo sviluppo dei farmaci erano diminuiti del 2%: i promotori avevano così raggiunto le 87.210 unità contro le 48.527 dei tecnici. Nel 2004 il boom: sono stati assunti negli Stati Uniti 101.000 informatori farmaceutici che visitano il medico portando una «pioggia di omaggi e denaro contante» (opera citata, pagina 19). E’ ovvio che dal medico ci si aspetta riconoscenza, sotto forma di prescrizione di farmaci. Questa tendenza si era fatta evidente già dal finire degli anni ’70, ma, come osservò il dottor Steven N. Wiggins, docente di Economia presso un rinomato ateneo americano, «i ricercatori avevano cominciato a perdere la loro influenza all’interno delle grandi società farmaceutiche già alla fine degli anni sessanta». Pierre Simon, ricercatore universitario prima, responsabile della ricerca presso la francese Sanofi poi, dichiarò allo storico della medicina David Healy: «All’inizio l’industria farmaceutica era in mano ai chimici. Ora appartiene a persone che hanno un master in Business Administration o qualcosa del genere, gente che potrebbe dirigere allo stesso modo Renault, Volvo o qualsiasi altra società. Bisogna vedere la quantità di denaro che il settore farmaceutico spende per condurre ricerche su farmaci-fotocopia, la cui efficacia a volte è minore. Parliamo di utilizzare il 70-90% di tutto il denaro destinato alla ricerca per finalità che esulano dall’innovazione. E’ uno spreco di denaro terribile».

L’articolo continua qui:
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&i…

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La Nakba 1/2

Dichiarazione di solidarietà degli ebrei
di Neturei Karta
con il popolo palestinese
In occasione della commemorazione della Nakba
Che la benedizione del Creatore sia su di Voi, nostri cari fratelli, popolo palestinese che soffre da lungo tempo.

Noi, Di Neturei Karta Internazionale, Vi salutiamo da Gerusalemme, New York, Londra e da tutto il mondo. Come molti di Voi sapranno già, il movimento sionista è stato contrastato da ebrei ortodossi osservanti sino dall’inizio. Gli ebrei ortodossi hanno sempre creduto che per Decreto Divino il popolo ebreo sia tenuto a rimanere in esilio e vivere come cittadini leali nelle nazioni che li ospitano fino a che l’Onnipotente non avrà deciso la redenzione dell’umanità intera.

Nell’anno 1948 il nostro Rabbino Capo Yossef Tzvi aveva inviato un telegramma alla Lega delle Nazioni a Lake Success, chiedendo loro di non incorporare le 60 000 famiglie ebree residenti a Gerusalemme nello stato di “Israele”, la cui proclamazione costituisce un sacrilegio. Così, i residenti ebrei sarebbero stati lasciati senza un potere sovrano che si occupasse delle faccende di Neturei Karta. In realtà, fummo trasformati in profughi perchè non c’è differenza tra un popolo cacciato via dalla sua terra ed un popolo cui la terra è stata rimossa da sotto i piedi. Ci siamo appellati alle Nazioni Unite per ottenere un passaporto per rifugiati ed a tutt’oggi siamo in attesa di una risposta.

Oggi, decine di migliaia di Neturai Karta, guardiani di Gerusalemme nel significato di “guardiani della fede”, risiedono a Meah Shearim e nelle sue vicinanze, su terreni comprati da proprietari arabi, non confiscati contro la volontà dei proprietari. Il nostro Rabbino Capo defunto, Joel Teitelbaum, aveva proibito agli ebrei di stabilirsi in Terra Santa, considerando che ciò avrebbe messo in pericolo sia il corpo che l’anima. Naturei Karta aveva dato il benvenuto all’Autorità Palestinese, guidata da Yassir Arafat ritornato in Palestina ed il Rabbino Moshe Hirsh fu proclamato “Ministro per gli Affari Ebrei” dell’Autorità Palestinese — un gesto volto a dimostrare al mondo che la lotta in Terra Santa non è tra ebrei ed arabi, bensì tra sionisti ed arabi.

Noi vediamo l’oppressione e l’umiliazione del popolo palestinese, innanzitutto ciò che gli viene inflitto oggi, dalle politiche criminali del “Ministro del Crimine” Sharon. E’ inammissibile che il popolo ebreo compaia quale oppressore, persecutore, ladro. Dappertutto nel mondo si trovano numerosi ebrei credenti che si dichiarano inorriditi dal comportamento criminale e razzista verso i palestinesi da parte dei sionisti. Per questi ebrei il Giorno dell’Indipendenza di Israele segna la più grande tragedia nella storia degli ebrei e nella storia dell’umanità. Quel giorno, molti ebrei lo passano digiuni ed in preghiera.

Noi vogliamo che tutta la terra palestinese, naturalmente comprendente il complesso di Al Aqsa, sia restituita ad un governo palestinese.

Noi vogliamo il ritorno di tutti i profughi umiliati, anziani e giovani, alla loro legittima patria.

Noi vogliamo vivere nella terra della Palestina come ebrei anti-sionisti, risiedere qui come cittadini palestinesi leali e pacifici, così come i nostri avi che avevano vissuto in Palestina per secoli prima della tragica usurpazione di questo paese.

Invochiamo il Creatore che l’odierna commemorazione della Nakba possa essere l’ultima e che conceda che l’attuale stato di occupazione volga verso una rapida fine, ancora nei nostri giorni, sicchè ebrei e palestinesi possano vivere felici ed in armonia e pace in una Terra Santa tutta sotto sovranità palestinese.

Vi saluto.

Rabbi David Weiss
Presidente di Neturei Karta International, New York
http://www.nkusa.org/Foreign_Language/Italian/italalnakba2003cfm.cfm

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September Clues New ITA

L’11/9, SECONDO FRANCESCO COSSIGA, PRESIDENTE EMERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA: “(…) tutti gli ambienti democratici d’America e d’Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l’aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan.(…)

Leggi tutta l’intervista sul CORRIERE DELLA SERA.it
LINK: http://www.corriere.it/politica/07_novembre_30/osama_berlusconi_cossiga_27f4c…

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11 settembre 2001 INGANNO GLOBALE

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Zero – Inchiesta sull’11 settembre

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OP – Genova 2001

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Gianni Minà – “Marcos: aquì estamos” (Planet)

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La doppia guerra: Hitler e le industrie americane

I rapporti commerciali tra la Germania nazista in guerra e l’industria americana.

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La Storia delle Cose – XXL Edition

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Evoluzione: fatto o credenza?….

Elenco degli specialisti che hanno prestato la loro consulenza per realizzarla:
Peter Wilders: Narratore
Roberto Fondi: Paleontologo (Dottorato in Paleontologia)
Giuseppe Sermonti: Microbiologo/Genetista (Dottorato in Microbiologia e in Genetica)
Guy Berthault: Sedimentologo (Ex allievo presso l’Ecole Polytechnique-France)
Edward Boudreaux: Chimico fisico (Dottorato in Chimica fisica)
Maciej Giertych: Genetista (Dottorato in Genetica)

Roberto Fondi

Paleontologo. Dottore in Scienze Naturali. Professore di Paleontologia all’Università di Siena (Italia). Tra i suoi scritti : Dopo Darwin, Critica all’Evoluzionismo (Rusconi Libri – Milano), La rivoluzione organica (Libro-Club del Labyrinthe, Parigi) e Mas alla de Darwin (Edizioni UNSTA – Argentina). Membro del “Centro Internazionale di Comparazione e Sintesi” e membro corrispondente per l’Italia del Centro in Argentina.
Indirizzo: Università di Siena, Dipartimento di Scienze della Terra, Via della Cerchia, 3 – 53100-SIENA – Italia.

Giuseppe Sermonti

Dottore in Microbiologia e Genetica. Ex Professore di Genetica alle Università di Palermo e di Perugia (Italia). Dottore in Agronomia e Biologia. Ex Direttore della Scuola Internazionale di Genetica Generale. Membro della Società italiana di Genetica e della Società italiana di Biologia molecolare. Direttore dell’Istituto di Istologia e di Embriologia (1974). Vice-Presidente del 14 “Congresso Internazionale di Genetica” (Mosca 1979). Editore Responsabile del “Biology Forum” (Rivista di Biologia). Numerose le sue pubblicazioni tecniche (specializzato nel campo dei microrganismi) e le sue pubblicazioni di ricerca sull’applicazione della genetica sui microrganismi che producono antibiotici. Ha scoperto, insieme a G. Pontecorvo, il processo sessuale del Penicilium chrysogenum. Tra le sue pubblicazioni si distinguono Genetics of Antibiotic Producing Microorganisms (Wiley & Sons, Londra) II crepuscolo dello Scientismo (Rusconi, Milano), La mela di Adamo e la Mela di Newton (Rusconi, Milano), Genetica Generale (Boringhieri, Torino), “II Regno, il Filo e la Vespa” (Mondadori, Milano), Le Forme della Vita (Armando, Armando, Roma), Dopo Darwin, Critica all’Evoluzionismo (in collaborazione con Roberto Fondi, Rusconi, Milano). Indirizzo: Via Annone, 6 – 00199 Roma

Guy Berthault

Ex allievo dell’ “Ecole Polytechnique, France”. Membro della Società francese di Geologia. I suoi studi sperimentali nel campo della sedimentologia sono stati pubblicati dall’Accademia delle Scienze (Resoconti, Parigi, t. 303, Serie II, N° 17-1986, p. 1569-1574. Resoconti, Parigi, t. 306, Serie II, No 11-1988, p. 717-724). Le sue pubblicazioni includono La Ristrutturazione stratigrafica, CESHE, Place du Palais de Justice 3, B. 750O Tournai, Belgio. Nel 1989 e 1990 ha diretto un programma di esperimenti riguardanti la sedimentologia presso l’Università dello Stato del Colorado (Engineering Center) negli U.S.A. Indirizzo: 28, Boulevard Thiers, 78250 Meulan, France.

Edward Boudreaux

Nel 1962, Dottore in Chimica presso l’Università di Tulane, Nuova Orleans (U.S.A.); Area di Ricerca: Chimica quantistica, Electronic Structure and Chemical Bonding, Magnochemistry, High Temperature Super Conduc-tors. Professore all’Università di New Orleans.

Maciej Giertych

Genetico. Professore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia delle Scienze in Polonia. Responsabile del Dipartimento di Genetica.
Dottore in fisiologia delle Piante all’Università di Toronto.
Laurea presso l’Università di Oxford (Gran Bretagna).
Insegna la genetica degli esseri viventi all’Unione Internazionale delle Organizzazioni di Ricerca Forestale.
Presidente dell’IUFRO Council per la Polonia.
Direttore del gruppo S2.01.00 di Fisiologia.
Membro della Società Scientifica della Foresta Polacca.
Membro della Società Polacca di Genetica.
Membro della Società Polacca di Biometria.
90 suoi scritti sono stati pubblicati su riviste scientifiche.
Membro del Gruppo d’edizione “Silvae Genetica” (Germania dell’Ovest), e “Arboretum Kornickie” (Polonia).
Indirizzo: Polish Academy of Sciences, Institute of Dendrology, PL 62 035 Kornik, Polonia.

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