In Francia e Polonia arrivano i green bond, i fondi sovrani verdi. Si tratta di obbligazioni emesse per supportare economicamente iniziative che riguardano l’ambiente e la sostenibilità, anche per quanto riguarda le nuove tecnologie.

La speranza è che i green bond possano servire come strumento economico di supporto per la transazione energetica dalle fonti fossili alle rinnovabili. Le energie pulite nel mondo stanno diventando sempre più convenienti dal punto di vista dei costi e il loro corretto utilizzo è amico del clima e del Pianeta.

Le novità non riguardano soltanto la Francia e la Polonia. Infatti anche il Lussemburgo e la Nigeria sembrano intenzionati ad introdurre le obbligazioni verdi. Un’economia attenta all’ambiente potrà diventare davvero preziosa per il Pianeta ad esempio iniziando con investimenti che puntino sulle rinnovabili tralasciando le fonti fossili.

Uno degli ambiti in cui si ritiene che i green bond possano essere utili riguarda inoltre gli investimenti sulla mobilità sostenibile a partire dai mezzi di trasporto a basse emissioni di Co2 in Francia.

La Polonia ha fatto da apripista rispetto alla Francia dato che ha introdotto il primo green bond sovrano già lo scorso dicembre per un importo complessivo di 750 milioni di euro. Il Paese dovrà scegliere a quali progetti sostenibili destinare gli investimenti basati sulle obbligazioni verdi.

Dal punto di vista dell’economia e dell’ambiente la situazione europea si fa davvero interessante dato che negli ultimi anni, ad esempio, sono stati oggetto di grande attenzione in Asia.

Proprio in Asia infatti tra il 2014 e il 2015 i green bond avevano raggiunto una forte espansione, facendo pensare a nuovi investimenti nell’ambito delle rinnovabili. In Asia i nuovi strumenti di finanziamento potrebbero contribuire a facilitare e promuovere il passaggio verso un maggiore uso delle energie rinnovabili e l’augurio è che possa accadere altrettanto anche in Europa.

Marta Albè

Greenbiz

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