Il famoso groviglio armonioso ha permesso, proprio grazie alle sue pieghe che originariamente dovevano essere un sinonimo che evitasse prese di potere dirette e assolutismi di sorta, ha anche permesso l’avvio di un sistema di ambiguità e zone d’ombra. In questo caso la Fondazione doveva essere il garante della trasparenza e degli interessi a lungo termine (anche in virtù di quel 50% delle azioni Mps) e invece adesso si dichiara “all’oscuro” di tutta la faccenda. Possibile?
Come è strano che la terza banca italiana si sia potuta permettere il lusso di eludere la “sorveglianza” non solo della fondazione ma anche di quella della Banca d’Italia come anche del Ministero del Tesoro.
Ed è la collusione tra politica ed economia delle banche che spaventa: vogliamo parlare del curriculum di parecchi componenti del governo Monti? Lo stesso governo che è stato chiamato per sanare il “problema finanziario” dell’allarme sui mercati, l’allargamento dello spread e altre simpatiche situazioni che, in verità sono state risolte, o quasi, a totale discapito della cittadinanza. Come a discapito degli azionisti prima e di TUTTI i cittadini sarà risolta anche questa. Nella speranza che Mussari abbia ciò che si merita. Dubbio che si suicida letteralmente in una amara risata sardonica.
Fonte: http://www.trend-online.com/prp/crisi-mps-sistema-bancario/