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Finalmente sono usciti i bandi di vendita di Agile ed Eutelia che si attendevano da settimane, ma i lavoratori sono delusi.

Dopo 15 mesi si amministrazione straordinaria finalmente Agile viene messa sul mercato per una teorica ripresa delle attività produttive. Teorica perché di sicuro la ripresa non riguarderà l’intera organizzazione e quindi non tutti i lavoratori coinvolti, ricordiamo che oggi 1000 su 1400 sono in cassa integrazione, ma solo una parte di essi.

Con il Decreto Sviluppo di inizio giugno, i lavoratori Agile assaporavano una minima soddisfazione perché veniva accolta la loro istanza di sempre: riunificare i percorsi di Agile ed Eutelia. Per una questione di giustizia prima di tutto, ma anche di opportunità di mercato, come illustrato nel loro piano di sviluppo condiviso poi anche dalla Commissione lavoro della Camera. Ma si sa che nel passaggio dalla teoria (il decreto) ai fatti (i bandi) si perde sempre qualcosa.

Come prescritto dal decreto, le due aziende Agile ed Eutelia sono state messe in vendita con due bandi usciti contestualmente e praticamente speculari. All’interno del bando di Eutelia si “offre” anche il ramo IT di Agile e viceversa.

All’apparenza sembrerebbe quindi che si stia favorendo la riunificazione delle due aziende, divise nel 2009 da un’azione speculativa degli amministratori di Eutelia ora processati per bancarotta fraudolenta proprio per la cessione di Agile. Ma approfondendo il contenuto del bando, si vede che viene premiato non chi fa un’offerta per più settori né chi assume più lavoratori, ma chi offre di più in termini di prezzo, come se qualche milione in più o in meno risolvesse la situazione debitoria di Agile. Da qui la delusione dei lavoratori che capiscono che non c’è futuro per chi oggi non è legato ad una commessa cliente, cioè per la stragrande maggioranza di loro. Purtroppo Agile, criminalmente spogliata dei suoi beni, oggi non ha valore di mercato e al mercato non importa nulla della sorte dei lavoratori.

Inizia quindi per i lavoratori e le lavoratrici Agile un nuovo periodo di attesa. I soggetti interessati all’acquisizione devono presentare un’offerta definitiva entro il 20 settembre. Ad assegnazione avvenuta si dovrà giungere poi ad un accordo sindacale. Le sorti di Agile quindi sono rimandate almeno ad ottobre.

Di nuovo non sarà un periodo facile, ma quello in corso è veramente l’ultimo atto e il finale vedrà nuovi momenti drammatici e di lacerazione tra i lavoratori. Anche il lavoro del sindacato non sarà facile, perché non si tratterà di fare un accordo per una soluzione lavorativa per tutti i 2000 lavoratori. Di nuovo ci si ritroverà davanti a scelte pesanti come macigni, come spesso è stato nella storia del lavoro, è vero, ma negli ultimi tempi sembra una regola dover scegliere fra la cancellazione dei diritti e il lavoro.

di Cadigia Perini
(26 luglio 2011)

fonte: http://www.isoladeicassintegrati.com/2011/07/27/agile-eutelia-pubblicati-i-bandi-di-vendita/

 

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