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Enrico Letta è un politico (si fa per dire) italiano. Dal 9 maggio 2008 al febbraio 2009 è stato “ministro ombra” al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del PD, nel “governo ombra” del professionista delle frattocchie Uòlter Veltroni. Poi il governo ombra divenne inciucio, l’abbraccio mortale che contribuì ad avviare la parabola discendente della fallimentare “macchina da guerra” del loft veltrusconiano. Alle elezioni primarie del 2009, Letta sostenne la mozione vincente dell’arrampicatore sociale Pier Luigi Bersani, e il 7 novembre viene eletto vicesegretario nazionale del Partito Democratico. Oggi in Aula il neo presidente del Consiglio Mario Montiha letto un biglietto. Per pochi attimi lo scritto è rivolto verso le telecamere e le macchine fotografiche. C’è scritto: «Mario, quando vuoi dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono!». La firma è “Enrico”. «Sì il biglietto è mio, ma non è auto candidatura, solo un’apertura al governo come indicato dal segretario Bersani» si è giustificato Letta, con un grande sorriso sul faccione da orco, rivendicando la paternità del messaggio firmato “Enrico” e mostrato inavvertitamente ai fotografi dal presidente del Consiglio Mario Monti che lo aveva ricevuto pochi istanti prima, durante il dibattito sulla fiducia. Era un discorso fortemente metaforico, «in privato diciamo le stesse cose che in pubblico: sostegno pieno, soddisfazione per il miracolo e suggerimenti per la composizione di una squadra di tecnici che funzioni bene con il Parlamento, visto che la convivenza durerà per un buon anno e mezzo», e che il novello sgherro miracolato della Commissione Trilaterale ha fatto recapitare all’emerito Mario Monti dell’Opera internazionale di beneficienza che è la Trilateral. La metafora però era assai assurda. Solo Monti l’ha capita…
In una nota dell’ex p2ista Silvio Berlusconi a Montecitorio: «La situazione dell’euro e del mercato è tale per cui siamo consapevolmente arrivati a questa situazione, che non rientra nei canoni della democrazia che prevede che i governi siano eletti dalla gente. E’ una invenzione italiana per dare una risposta ad una situazione difficile».
Qual è il loro programma politico? Liberismo e privatizzazioni. Un potere occulto, di chiara matrice affaristico-criminale, tessuto tra gli intrecci solidali fra politica e massoneria, istituzioni dello Stato ed apparati mafioso-criminali. Un mosaico ben articolato ed intrecciato a dovere a scapito della sovranità nazionale e della sovranità popolare. Centrodestra, centrosinistra, centro, dipietristi, sindacati di regime e contestatori fasulli fanno tutti parte dello stato borghese al servizio del nuovo ordine mondiale, al quale noi vogliamo che una volta per tutte sia data una spallata utile ad aprire la strada a un vero governo del popolo e delle forze autenticamente nazionalrivoluzionarie ed anticapitalistiche.
L’informazione embedded ha ora un nuovo padrone. Nella porcilaia delle strutture di controllo e di disinformazione di massa tutto va bene, di che ci preoccupiamo? Magari qualcuno anche ci crede. Poi prima di addormentarsi ricordano ai loro simili che buona parte di essi altro non fa che gli affari suoi parandosi il culo. Da domani la democrazia ci scoppierà sotto il culo.
Fonte: http://ilgraffionews.wordpress.com/2011/11/18/enrico-letta-pd-un-pizzino-e-per-sempre/