Ne avevo già parlato qui, il 28 settembre del 2012, ma ora grazie a Presa Diretta abbiamo anche il video. Quante volte avete visto interi stati sociali smantellati in nome del limite del 3% sul rapporto deficit/Pil? Ecco in nome di cosa gli euroburocrati delle istituzioni europee fanno morire un popolo, dalla viva voce di Guy Abeille, economista allora trentenne che una sera ricevette una telefonata.

Guy Abeille: “Una sera del 1981 nel mio ufficio arriva una telefonata dall’Eliseo. Il nuovo Presidente Mitterrand voleva urgentemente una norma che fissasse un tetto alla spesa pubblica. Il Presidente cercava qualcosa di semplice, di pratico. Non voleva una teoria economica: solo uno strumento ad uso interno. Ma tutte le soluzioni ci sembravano troppo complicate. Ci è venuto in mente il deficit e abbiamo detto: “mettiamolo in rapporto con il Pil”. Allora abbiamo visto quale era il nostro deficit di quell’anno, quale era il Pil, abbiamo fatto una semplice operazione ed è venuto fuori il 3%. Ci abbiamo messo un’oretta circa. Poi io e il mio collega siamo andati dal nostro capo e abbiamo detto: “Abbiamo la formula: 3%”. E lui ha risposto: “Perfetto! Per noi la giornata è finita. Possiamo tornare a casa e raccontare la storia agli amici“.Giornalista: “Quindi questo 3% è totalmente casuale: se in quel momento il rapporto deficit/Pil fosse stato del 4 o del 2, ci sarebbe stato un altro numero“.

Guy Abeille: “Esattamente: nessun criterio scientifico. Dieci anni dopo, quando a Maastricht bisognava trovare una regola per l’Unione Monetaria, Trichet, che all’epoca era il nostro capo del Tesoro, disse: “Noi abbiamo un numero che ha funzionato benissimo in Francia: il 3%”. La cosa interessante di questa storia è che da quando il 3% è diventato una regola tutti poi hanno dovuto legittimarlo agli occhi dell’opinione pubblica, della gente che vota. Gli economisti hanno elaborato mille spiegazioni scientifiche, ma io le posso garantire che le cose sono andate esattamente come le ho raccontate“.

Fonte: http://www.byoblu.com/post/2015/07/09/ecco-a-voi-la-madre-di-tutte-le-bufale-finalmente-ce-il-video.aspx

 

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