Cina e le bugie sul presunto massacro in Piazza Tiananmen-

Chi di noi non si ricorda la notizia diffusa dai giornali occidentali il 04- giugno 1989 ,dove ci informavano delle proteste che da mesi infestavano la Cina?

La notizia che ci presentavano era la stessa che ci hanno presentato durante le  manifestazioni Libiche e Siriane, centinaia di studenti massacrati a colpi di mitragliatrice e chi era sopravvissuto veniva schiacciato sotto i cingoli dei carri armati , ma era tutto vero? ,qualcuno ha voluto indagare per approfondire cosa era successo in quei giorni in piazza Tiananmen e se le notizie diffuse dai media occidentali corrispondessero alla verità, Gerhard Wisnewski, laureato in Scienze politiche Psicologia e Sociologia ,lavora dal 1978 come libero giornalista per l’Agenzia d’ informazione “Frankfurter Nachrichten”,Frankfurter Neue Presse, AZ,tz, Mùnchener Stadtzeitung, NRZ,BIO, Natur, SZ.Magazin, Allgemein Sonntagsblatt, taz, Cosmopolitan, tempo, P.M & P.M  Perspektive,  dopo 25  anni da quell’evento , interessato dagli eventi che hanno caratterizzato la politica internazionale dopo l’attacco alle Torri Gemelle  fino agli eventi che oggi si presentano agli occhi dei cittadini europei sui fatti accaduti in Ucraina e da come i media occidentali cercano di camuffare le barbarie provocate con l’aiuto degli USA e dei suoi alleati NATO, il primo a pubblicare la notizia sul presunto massacro in Piazza Tiananmen fu il giornalista Jay Mathews conoscente della politica cinese che lavorava per l’ Hong Kong Press , Mathews era pure il direttore del Washington Post a Pechino, senza essere mai stato un solo minuto in piazza Tiananmen si basava sulle testimonianze descritte da uno studente dell’Università  Tsinghua ,che senza pudore inventava il massacro di studenti avvenuto con mitragliatrici piazzate sui palazzi attorno alla piazza, il New York Times riportava la notizia solo una settimana dopo aver ricevuto il dispaccio da Mathews ,cioè il 12 Giugno, in prima pagina scritto a caratteri grandi si leggeva  “ 200 studenti massacrati a colpi di mitragliatrice durante le manifestazioni” , a darne la notizia era stato il delegato della classe studentesca Wu’er Kaixi, lui stesso diceva di aver visto il compiersi del massacro,-

In realtà il massacro nella piazza era una finzione, la solita propaganda occidentale per creare un Mito /Eroe in piazza, visto che la propaganda occidentale cerca sempre le piazze per creare a loro piacimento una rivolta o manifestazione per iniziare il diffamare e screditare il nemico di turno creato dagli USA , la stessa cosa come piazza Tahiri al Cairo o piazza Maidan a Kiew oppure come descritto sopra, piazza Tiananmen a Pechino,

dove i martiri vengono massacrati dal loro governo , non importa se le proteste e rivoluzioni siano giuste o sbagliate , i media occidentali trovano sempre il sistema e le parole giuste per dare agli interessati le giuste motivazioni per portare avanti i loro interessi, le masse devono essere disinformate fino a che accettano la bugia come verità assoluta, nel 1989 l’informazione via internet non era ancora sviluppata come lo è oggi, potevano manipolare tutte le notizie a loro piacimento, ancora oggi i media occidentali diffondono come verità ,le bugie di allora, un regime che perseguita i cittadini se si azzardano a parlare di Piazza Tiananmen, scrivono che coloro beccati a risvegliare le proteste di allora , vengono sbattuti in galera e mandati nei lager per poi essere sfruttati fino alla morte,tutto falso e montato secondo le esigenze politiche occidentali, cosa era successo di concreto in quei giorni di protesta ? , all’ inizio del 1989 si era formato un movimento denominato “Pro-Democrazia”, avevano occupato l’immensa piazza Tiananmen  nel centro di Beijing, la manifestazione era gestita da un gruppo di studenti che frequentavano l’Università dell’Elite politica ,figli di un gruppo politico facente parte al Partito Comunista, questo gruppo aveva deciso di agire apertamente a favore del Capitalismo occidentale al fine di portare l’allora governo alle dimissioni, sponsorizzati dal governo USA e appoggiati dai soliti Media a pagamento che non disdegnavano ad iniziare una campagna diffamatoria nei confronti del governo cinese, lo stesso governo si trovava in difficoltà a causa del cambiamento politico che era stato approvato all’unisono nei mesi prima, al fine di non ripetere gli stessi sbagli fatti dai precedenti governi decisero di non usare violenza contro gli studenti ,lo stesso primo ministro volle incontrarsi con i rappresentanti degli studenti cercando trovare una soluzione pacifica ed un compromesso  al fine di evitare spargimento di sangue ed inutile violenza, ma non servì a nulla, chi gestiva la manifestazione aveva dato ordini ben precisi , ovvero di non accettare alcun compromesso e continuare fino a che scoppiassero le violenze da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti, nel frattempo i gruppi composti da studenti decisi alla violenza avevano preparato un numero alto di Molotov , armati di stanghe di ferro  e diverse armi da fuoco fornite probabilmente dalla CIA, due giorni prima del 4 Giugno le autorità cinesi mandarono in direzione di piazza Tiananmen un numero imprecisato di soldati della Milizia Popolare , tutti disarmati e con ordine di non usare violenza ,questi soldati furono aggrediti, malmenati , molti di loro subirono mutilazioni , parecchi di loro furono uccisi e appesi alle fiancate dei Bus , il 4 –Giugno il governo cinese mandò l’esercito, ma stavolta armati , nonostante tutto ci furono diversi tentativi da parte del governo (ben due volte , dalle ore 17,00 alle ore 18,00) di incontrarsi con i rappresentanti degli studenti, ottennero che sgomberassero la piazza , la sera dopo che gli studenti avevano lasciato la piazza , entrò l’esercito occupandola, il tutto venne filmato d una Equipe della TV Spagnola sotto gli occhi dell’allora Ambasciatore spagnolo , il filmato originale venne trasmesso la sera stessa dalle TV cinesi , il governo dichiarava che i morti tra le file dei soldati e degli studenti era di 300 .

Naturalmente il tutto non piacque al governo USA , il 12 –Giugno riuscirono a trovare un “testimone” , un certo Wen Wei Po,   che ubriacato dalla somma di dollari e altre promesse fattegli , raccontava  davanti alle telecamere del New York Times  quale brutalità e violenza l’esercito cinese aveva usato nei confronti degli studenti in piazza Tiananmen e l’eroica resistenza di ogni singolo gruppo di studenti nei confronti dei militari, queste furono le notizie distorte e diffuse dai media americani , il numero delle vittime aumentava da intervista a intervista, alla fine non sapevano nemmeno loro  se erano 8.000 o 10.000,  a causa delle troppe bugie diffuse dal NYT sui fatti accaduti a Beijing, il giornalista Brian Becker”NYT” ,l’unico giornalista americano presente quel giorno in piazza , fece delle corretture sull’articolo uscito il 13-Giugno, lui stesso dichiarava che nella piazza non c’erano giornalisti occidentali oltre a lui e l’Equipe della TV spagnola del giorno prima, non c’erano carri armati, nessun studente ucciso e nemmeno MG sui tetti delle case , in un altro articolo comparso sul NYT ,Brian Becker scriveva, “… da come di sono svolti i fatti  nel 1989 in Cina ,era chiaro che dietro il movimento Pro-Democrazia ci celava il progetto USA di provocare una guerra civile in Cina, Voice of America aumentò le sue trasmissioni fino a 11 ore giornalieri , le trasmissioni furono dirette sulle 2000 parabole satellitari che venivano gestite dall’Esercito Popolare Cinese, con questo sistema volevano ottenere lo spargere di paura e paura tra le file della classe politica e militare , alcune informazioni raccolte dallo stesso Brian parlano di combattimenti tra le forze dell’esercito cinese e le forze dell’ordine , il 4-Giugno venne diffusa la notizia che il Premier Li Peng era stato ucciso a colpi di arma da fuoco e che  Deng Xiaoping era in procinto di morire , il non riuscito colpo di stato in Cina provocò tra le file dell’elite politica USA una frustrazione  tale che vollero a tutti i costi continuare con la loro missione ,usando il Dalai Lama con la questione Tibet e tramite il Taiwan, rimane l’opzione militare come ultimo tentativo.

Sotto alcuni  interessanti spunti giornalistici per capire come gli USA ancora oggi non hanno capito che ogni loro tentativo di portare alla sfacelo la Repubblica Popolare Cinese non avrà successo
1. Jim Abrams “Rival Military units battle in Beijing”, 6. Juni 1989
2. John Burgess “Images Vilify Protesters, Chinese Launch Propaganda Campaign”,     Washington Post, 12. Juni 1989
3. James P. Sterba, Adi Ignatius und Robert S. Greenberger “Class Struggle: China’s Harsh Actions Threaten to Set Back !0-Year Reform Drive – Suspicions of Westernization are Ascendant, and Army Has a Political Role Again – A Movement Unlikely to Die”, Wall Street Journal, 5. Juni 1989
4. Jay Mathews “The Myth of Tiananmen and the Price of a Passsive Press”, Columbia Journalism Review, September/October 1998
5. Mathews, ibid.
6. Wen Wei Po “Turmoil in China: Student Tells the Tiananmen Story: And Then ‘Machine Guns Erupted”, New York Times, 12.  Juni 1989
7. Nicholas Kristof “Turmoil in China: Tiananmen Crackdown: Students Account Questioned on Major Points”, New York Times, 13. Juni 1989
8. “Voice of America Beams TV Signals to China”, New York Times 9. Juni 1989
9. Lena Sun “A Radical Transformation 4 Years After Tiananmen”, Washington Post  6. Juni 1993
10. “PSL Resolution: For the Defense of China Against Counterrevoution, Imperialist Intervention and Dismemberment”, China: Revolution and Counterrevolution, PSL Publications, 2008. Online kann man es hier lesen.

Un’altra controrivoluzione porterebbe la Cina alle stesse condizioni della Russia dopo la caduta del muro di Berlino, strano caso successe anche nell’anno 1989 e che poco tempo dopo ne seguì la sfacimento dell’Unione Sovietica, il tentativo degli USA di ottenere due piccioni con una fava era fallito in Cina e l’ascesa di Putin al potere che in breve tempo è riuscito ad evitare la completa svendita della Russia , la documentazione di Brian Becker sui fatti di piazza Tiananmen fu sequestrata e ancora oggi tenuta segreta dal NSA, solo una piccola parte è stato possibile recuperarla ,grazie alle testimonianze dello stesso giornalista e dell’allora Ambasciatore spagnolo Eugenio Bregolat ,che nel leggere le notizie riportate dai giornali occidentali si metteva in contatto con i suoi colleghi di altre Ambasciate occidentali,accusandoli di imbrogli e manipolazioni , richiamandoli al buon senso ,visto che i giornalisti autori degli articoli comparsi sui giornali si trovavano dentro le stanze degli alberghi da giorni e nessuno di loro si era azzardato ad andare personalmente in piazza Tiananmen a vedere con i propri occhi la realtà dei fatti, è anche chiaro che di morti ce ne sono stati e più di 300, ma non migliaia come presentati dai media occidentali, le foto che hanno piazzato nelle prime pagine dei loro giornali , sono state scattate nelle vie di Beijing , dopo i disordini  scoppiati tra studenti provenienti da altre città e con i militari aggrediti con molotov, tra militari di diversi reggimenti contro i militari sponsorizzati dagli USA  per sostenere coloro che avevano pianificato un colpo di stato  al fine di consegnare nelle mani dell’occidente tutte le risorse in possesso del popolo Cinese ed incassare il prezzo della corruzione, come fece Mao Tze Tong  in collaborazione dei Rockefeller , applicando la dottrina in 1 figlio e l’eliminazione sistematica di quasi 43 milioni di cittadini ,soggetti a sperimentazioni da parte dell’Industria Farmaceutica e Militare USA –

Fatto stà che a Beijing ,nella piazza Tiananmen non ci fu alcun massacro di studenti come scrissero i soliti mass media venduti , come più scritto e citato, i Mass Media senza escludere alcun giornalista , sono il nemico numero uno di tutti i cittadini sulla terra, agiscono senza scrupoli di coscienza e mettono in serio pericolo la vita e la salute di tutti noi, le prove c’è le portano loro stessi con le continue bugie giornaliere sulla Russia e la questione Ucraina ,come lo è stata in Libia e la Siria

Belli Corrado

Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2014/06/13/198930/

 

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