Secondo il rapporto pubblicato dal Consejo para la Transparencia cileno, 320 municipalità hanno rispettato l’obbligo di rendere la loro attività trasparente nei confronti del pubblico. In particolare, dal punto di vista del lobbying e della rappresentanza di interessi, un dato fa scalpore: 3.906 incontri tra lobbisti e membri a vario titolo dell’amministrazione comunale nel mese di settembre. Sono le prime cifre emerse dal rapporto periodico previsto dalla nuova legge sulle lobby, pubblicato oggi dal Consiglio per la Trasparenza.
Le autorità pubbliche del Cile hanno fatto registrare anche 1.161 viaggi e 400 donazioni nello stesso periodo di riferimento. 164 sindaci (dei 345 totali nel Paese andino) hanno partecipato ad almeno una riunione con lobbisti. Sono invece 108 i consiglieri, 104 i dirigenti amministrativi e 42 i segretari comunali che hanno registrato incontri di questo tipo.
Dall’altro lato, si registrano 170 lobbisti attivi, ma anche 4.598 altri dipendenti in rappresentanza degli interessi della propria società. Tra i comuni maggiormente oggetto delle “attenzioni” lobbistiche ci sono Quilicura (201 audizioni), Teno (179) e Maullìn (162). Solo 25 comuni, invece, non hanno registrato (e quindi presentato) alcuna informazione.