
Navi da guerra, droni, soldati, caccia… stanno per essere inviati in Libia, questa volta con la scusa di “fermare le stragi di migranti ed i trafficanti di carne”; in realtà – come concordato con gli altri predoni occidentali, in primis Obama – per supportare il governo fantoccio di Ali Zeidan, disarmare le bande degli ex “ribelli libici”, impegnate ad arraffare per se stessi i proventi del petrolio, e riportare, infine, la Libia a riprendere senza intoppi il ruolo di cane da guardia delle frontiere meridionali del Mediterraneo e di carnefice proprio di quei migranti che dice di voler tutelare.
E questo mentre – insieme ai peggiori satrapi mediorientali e alla NATO, coalizzati nel Gruppo “Amici della Siria – continua a sostenere ed armare le bande dei “ribelli siriani” e imporre un embargo che, finora, hanno costretto due milioni di Siriani a fuggire dalle loro case cercando uno scampo, anche sulle nostre coste.
E’ vergognoso che il governo, nel mentre si appresta a varare un’altra legge di stabilità di lacrime e sangue, provi a sfruttare l’indignazione per le stragi come quella di Lampedusa e/o la dilagante xenofobia, , per giustificare altre spese militari mettendo l’opinione pubblica di fronte al falso dilemma: o sostenete questa nuova e costosa guerra o vi rassegnate allo sbarco di migliaia di profughi.
No a questo ricatto.
No a questa nuova guerra.
Neanche un euro per le politiche razziste del governo
Neanche un euro, neanche un soldato, a sostegno del regime fantoccio di Ali Zeidan.
Basta con il sostegno del governo italiano ai ribelli che stanno insanguinando la Siria
Basta con l’embargo e le sanzioni che hanno gettato nella fame e nella disperazione milioni di Siriani e che stanno alimentando i flussi di profughi anche sulle nostre coste.
Napoli 23 ottobre, ore 17 – Centro Città del sole – vico Giuseppe Maffei 18
Assemblea
Con la partecipazione di Samaan Daoud
Rete NapoliNoWar
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