Una famiglia su 10 ha difficoltà con le spese per mantenere la propria casa secondo quanto riferisce MonitorImmobiliare.it in un report di Cassa depositi e prestiti (Cdp). La percentuale di famiglie italiane che manifesta sintomi di disagio abitativo è pari al 10% relativamente alle difficoltà di saldare bollette, affitti o rate del mutuo, il 20% delle famiglie vive invece in case con strutture danneggiate o non adeguatamente riscaldate. Secondo lo studio inoltre il 60% delle famiglie considera le spese per la casa molto gravose e l’incidenza sul totale delle famiglie è aumentata di quasi 7 punti percentuali in meno di due lustri.

In un Paese come l’Italia “tradizionalmente caratterizzato da un’incidenza della proprietà, prossima al 70%, e tra le più alte in Europa, e da un mercato degli affitti poco liquido e scarsamente dinamico il protrarsi della crisi economico-finanziaria e il conseguente impatto sul reddito disponibile delle famiglie hanno determinato un’attenzione crescente in relazione sia al bene casa, sia alla sostenibilità del modello di sviluppo sociale” spiega il report.

Viste le crescenti situazioni di difficoltà il mercato residenziale va ripensato nel suo complesso, si legge ancora nell’analisi. Come? Attraverso “un autentico mutamento di paradigma all’interno del quale il bene casa recuperi un ruolo funzionale di sviluppo della società e vengano concepite soluzioni che, senza stridere con le esigenze della finanza pubblica, sappiano rivolgersi ad uno spettro di destinatari variegato e comprensivo anche dell’area di disagio abitativo”.

In questo quadro “il social housing rappresenta un’opportunità che si delinea all’interno di un panorama dell’offerta abitativa residenziale pubblica caratterizzato da una progressiva riduzione delle risorse statali, dall’abbandono di politiche strutturali a favore di interventi straordinari e dal trasferimento delle competenze attuative alle Regioni”.

FONTE: Soldi Blog

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