Bombe a grappolo (Foto Hrw)

Bombe a grappolo (Foto Hrw)

di Federica Albano

Le bombe a grappolo riescono a distruggere quel che hanno intorno nel raggio di cento metri. Dozzine di ordigni Cbu-105 sarebbero stati sganciati dalla coalizione saudita in Yemen nella lotta contro gli sciiti Houthi. Questo è emerso da un rapporto di Human Rights Watch. Le bombe, di fabbricazione statunitense, contengono al loro interno delle submunizioni capaci di coprire, al momento dell’esplosione, un’area vasta come un campo da calcio.

Armi al bando

Secondo un accordo internazionale del 2008, questo tipo di ordigni sono vietati. Le armi sono state considerate illegali perché al momento dell’esplosione rilasciano schegge di metallo e sono molto poco precise, con danni enormi per la popolazione civile. Kosovo e Afghanistan, aree martoriate da questo tipo di bombardamento, sono dei veri e propri campi minati: tali ordigni infatti sono poco affidabili, spesso non si attivano e quindi diventano un pericolo per la popolazione civile nel lungo periodo, uccidendo e mutilando.

L’imbarazzo statunitense

Diverse bombe rinvenute sono di tipo Cbu-105 prodotte dalla statunitense Textron. Uno degli attacchi più recenti è datato dicembre 2015 nella città di Hodaida a danno di una donna con due bambini. Oltre alla contravvenzione del divieto internazionale, questo tipo di arma si dimostra come una grave violazione della legge statunitense che proibisce l’uso del Cbu-105 in aree densamente popolate. Cala quindi l’imbarazzo sulla Casa Bianca, soprattutto a seguito della lettera di Hrw indirizzata al presidente Obama, in cui gli si chiede di rivedere l’intera politica riguardante l’esportazione delle bombe a grappolo e il controllo qualità di queste.

Il rapporto Human Rights Watch

La documentazione raccolta da Hrw, ma anche da Amnesty International e Medici Senza Frontiere, tra video, foto e testimonianze di superstiti, dimostra l’uso delle armi nello Yemen con il tacito benestare degli Stati Uniti, che armano da anni gli aerei sauditi sfruttando le leggi che garantiscono le esportazioni a patto di garanzie nei controlli di efficienza. Steve Goose, direttore Hrw per le armi ha dichiarato: “L’Arabia Saudita e i membri della coalizione, così come il loro fornitore, gli Stati Uniti stanno palesemente ignorando le leggi globali che vietano l’utilizzo di bombe a grappolo. Di fronte alle prove del coinvolgimento dei civili negli attacchi con bombe a grappolo, la coalizione a guida saudita dovrebbe immediatamente smettere di utilizzare queste armi”.

Una vecchia storia

Non è il primo rapporto che denuncia l’uso di bombe a grappolo. Già lo scorso anno Hrw aveva segnalato le scorrettezze militari saudite. Nonostante infatti si parli poco di questo conflitto, è già più di un anno che l’Arabia Saudita sta insanguinando lo Yemen.  Ma a questo punto gli Stati Uniti come risponderanno a questo rompicapo?

Fonte: Il faro sul mondo

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