Nelle scorse settimane abbiamo mostrato come il più grande rischio sistemico al mondo venga continuamente aiutato dai regolatori e dalla vigilanza…

Noi non avevamo alcun dubbio, non c’è nessun settore come quello della finanza dove le regole vengono cambiate ogni giorno a seconda dell’aria che tira, in nome dell’interesse supremo del rischio sistemico che alla fine non fa altro che continuare ad alimentare l’azzardo morale di un manipolo di psicopatici che amministra banche come fossero bische candestine, salvo poi chiedere aiuto agli Stati per coprire voragini contabili…

FRANCOFORTE (Reuters) – Le autorità bancarie globali hanno rimandato l’incontro per l’approvazione di nuove regole patrimoniali finalizzate a evitare una ripetizione della crisi finanziaria, secondo quanto annunciato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali. I governatori delle banche centrali e i capi della vigilanza di circa 30 paesi avrebbero dovuto incontrarsi l’8 gennaio per approvare nuove regole su quanto capitale le banche debbano accantonare per prestiti e altri asset.

(…) I regolatori europei temono infatti che la richiesta di requisiti patrimoniali più stringenti per le banche potrebbe frenare i prestiti, prima fonte di finanziamento delle aziende.

Ma fatemi un piacere con la balla dei finanziamenti, chi volete mai sia tanto ignorante da concere finanziamenti in un contesto dove la domanda latita o meglio è completamente assente vista la continua deflazione da debiti e salariale!

A proposito delle solite persone “semiserie” che scrivono in rete, prodigandosi quotidianamente a raccontarvi che gli aiuti alla finanza, non sono solo a favore di Deutsche Bank ma di tutte le banche in generale, chissà perchè anche alla Reuters ci tengono a precisare che…

Fonti vicine alla situazione hanno riferito a Reuters che lo scoglio principale è la individuazione del livello minimo di capitale necessario alle banche a prescindere dai singoli modelli usati da ciascuna.

Deutsche Bank, per esempio, utilizza i suoi modelli, e non quello standard, per determinare i buffer di capitale richiesti.

Queste divisioni hanno impedito che nell’appuntamento in Cile si portassero a termine entro il 2016 le nuove regole sul capitale utilizzate dagli istituti di credito nei principali centri finanziari del mondo.

Ma tu guarda, la famigerata regola “mark to fantasy”,  in sintesi, una regola contabile che ti permette di valutare soggettivamente al prezzo che meglio credi i tuoi attivi, ovvero i titoli soprattutto strutturati e derivati che hai in portafoglio, viene utilizzata principalmente da  Deustche Bank e altre banche per far sembrare una catapecchia, una villa da favola.

Nel marzo del 2009, Bernanke e Geithner costrinsero i regolatori del FASB a cambiare la famigerata regola 157 “mark to market” ovvero quando le banche erano costrette a valutare i propri attivi secondo la realtà, il vero valore di un asset, il 12 marzo del 2009 è nata nel Paese delle Meraviglie la regola “mark to fantasy”. E’ come se tu che hai un grosso problema con la banca in quanto la tua casa ha perso il 30 % di valore, continuassi a far presente che in realtà vale 100 e che tra vent’anni recupererà il valore. Magari non è un esempio perfetto ma rende l’idea. Nel marzo del 2009 tutte le banche di Wall Street erano insolventi, Citigroup e Bank of America erano addirittura fallite, ricordo come ieri i loro bilanci.

C’erano banche che speculavano oltre 30 volte il proprio patrimonio, Come Deutsche Bank oggi oltre 60 volte il proprio patrimonio, bastava il 5 % di perdita e sono fallite, valgono ZERO! Non solo la Federal Reserve ha acquistato miliardi e miliardi di asset tossici che giacevano nei loro conti, spariti nel nulla come nebbia al sole.

Nelle prossime settimane, per chi è salito a borso solo ora, per chi ha “generosamente” contribuito al nostro viaggio negli ultimi mesi,  oltre al nuovo manoscritto invieremo anche altri tre manoscritti fondamentali del 2016, da nono dimenticare mai soprattutto quando vi raccontano della reale situazione delle banche e del sistema finanziario mondiale.

Forse un giorno, qualcuno nei parlamentari di mezza Europa si sveglierà, sorretto dal furore popolare e dirà che è ora di cambiare le regole anche di questa fallita unione monetaria, di questa Europa chiedendo alle banche di comprare e cancellare il debito pubblico per buona parte servito a salvare banche e banchieri , principali responsabili della madre di tutte le crisi, forse un giorno, quando la coesione sociale sarà a rischio…chissà!

Iceberg Finanza

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