
Il 31 maggio tutti i giudici di pace, i magistrati onorari di tribunale e i viceprocuratori onorari in servizio decadono.
È fissata per il 31 maggio prossimo la deadline relativa alla scadenza del mandato per giudici di pace, giudici onorari di tribunale e per i viceprocuratori onorari. Tali magistrati attualmente in servizio decadranno automaticamente, né sarà possibile la nomina di nuovi magistrati onorari, in sostituzione dei prevedenti, visto che, per legge, ed in assenza dell’approvazione della riforma della magistratura onoraria, le attuali figure di magistrati onorari previste nell’ordinamento giudiziario spariranno definitivamente. A ricordarlo è stato il segretario generale dell’Unione nazionale dei giudici di pace, Alberto Rossi.
Per questa ragione – prosegue nel comunicato Rossi – “è necessario che il governo provveda immediatamente, con decreto legge, alla proroga di tutti i giudici di pace e i magistrati in servizio, almeno sino all’entrata a regime della riforma della magistratura onoraria, tenuto conto che, trattandosi di legge delega, la riforma dovrà essere attuata con decreto legislativo e non ci sono i tempi tecnici per completare l’iter legislativo entro il 31 maggio”.
La delega
Pende attualmente un disegno di legge n. 1738 recante “Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace”, approvato dal Senato il 10 marzo 2016. Ora la legge passa alla Camera dei Deputati per l’esame e l’approvazione definitiva.
La delega, che dovrà essere attuata entro un anno, prevede il riassetto complessivo dell’ordinamento dei magistrati onorari ed un ampliamento significativo delle competenze civili e penali.
Queste le principali novità sul piano ordinamentale:
- Introduzione di un’unica figura di giudice onorario, denominato “giudice onorario di pace“: cade così la distinzione tra giudici onorari di tribunale (i cd. GOT) e i giudici di pace;
- i magistrati requirenti onorari (i cd. VPO) saranno inseriti all’interno delle procure in un’articolazione denominata “ufficio dei vice procuratori onorari“;
- la durata dell’incarico di magistrato onorario è stabilita in quattro anni, rinnovabile per una sola volta; per chi invece sarà già in servizio all’entrata in vigore del decreto delegato il limite massimo è di quattro quadrienni;
- al termine dei due mandati a regime, lo svolgimento delle funzioni di magistrato onorario costituirà titolo preferenziale per l’accesso tramite concorso nella pubblica amministrazione;
- sarà riformata la disciplina delle indennità dei magistrati onorari, che sarà composta da una parte fissa e da una parte variabile il cui importo sarà liquidato dal presidente del tribunale e dal procuratore della repubblica in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi da essi fissati annualmente;
- il limite di età per l’incarico di magistrato onorario è fissato in 65 anni.
Le nuove competenze
La delega mira anche ad ampliare le competenze dei giudici di pace, in particolare attribuendo loro l’intera materia del condominio, circostanza sulla quale si è già frapposta l’opposizione di numerose categorie. Ecco le principali novità:
- l’attribuzione dei procedimenti di volontaria giurisdizione in materia di condominio;
- l’attribuzione dei procedimenti di volontaria giurisdizione in materia successoria e di comunione di minore complessità quanto all’attività istruttoria e decisoria;
- l’estensione della competenza per valore fino a 30 mila euro (dai 5 mila attuali) e per i sinistri stradali fino a 50 mila euro (oggi è 30 mila);
- l’assegnazione dei procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose del debitore in possesso di terzi; il giudice di pace dovrà comunque seguire le direttive di un giudice togato indicato dal presidente del tribunale;
- la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro (oggi il limite è di 1.100 euro).
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Fonte:laleggepertutti.it