Credetemi non è esagerato definirla la rapina del secolo, al confronto gli innumerevoli aumenti di capitale falliti del Monte dei Fiaschi di Siena che nulla hanno insegnato sono una barzelletta. Vi assicuro che il campo dei miracoli di Pinocchio e la sua favola sono nulla in confronto a questa.

La notizia di questa settimana è la seguente…

Popolare Vicenza, aumento con maxi-sconto: prezzo tra 0,1 e 3 euro

La forchetta di prezzo con cui Popolare di Vicenza da domani offrirà al mercato il suo aumento sarà molto ampia: tra 0,1 e 3 euro, due valori lontanissimi non solo dai 62 euro di due anni fa, ma anche solo dai 6,3 euro del recesso (teorico) stabilito nei mesi scorsi. E molto bassa è anche la valorizzazione della banca: dietro alla decisione presa ieri sera dal consiglio – e comunicata solo stamattina – c’è una stima sul valore complessivo che oscilla tra 1,51 e 1,8 miliardi post aumento.

Sottraendo il miliardo e mezzo che si raccoglierà sul mercato, significa che oggi la banca viene valutata tra 10 e 300 milioni. Molto poco ovvero aggiungo io nulla!

PopVicenza: “Impossibile determinare prezzo” dell’aumento di capitale

MILANO – Impossibile determinare una forchetta di prezzo precisa. L’aumento di capitale di Popolare di Vicenza avverrà, quindi, ad un prezzo compreso tra 0,1 e 3 euro per azione. E’ quanto emerge da una nota diffusa a seguito della riunione del Cda da cui è emerso che nel corso delle attività di ‘pre-marketing’ e di ‘investor education’ “sono emerse indicazioni di interesse non sufficienti a consentire la determinazione di uno specifico intervallo di valorizzazione indicativa secondo la normale prassi di mercato”. Laconico il commento del presidente della Consob, Giuseppe Vegas: “Esaminiamo oggi la pratica”.

In effetti esaminata e subito … Popolare Vicenza, l’amministratore delegato Iorio: oggi l’ok Consob …

…approvata ovviamente!

Chapeau inoltre, al luminare della Bocconi che ha valutato all’osteria del Gambero Rosso le azioni della Popolare di Vicenza ben 62,5 euro, una differenza millesimale al confronto dei dieci centesimi di cui si parla.

A questo proposito il Corriere Economia ha parlato col professor Mauro Bini, docente di Finanza Aziendale alla Bocconi di Milano. E’ lui ad aver valutato per conto della Popolare di Vicenza il valore delle azioni. Nonostante tutto, Bini difende la sua analisi. “La Popolare di Vicenza si era data una procedura per identificare il valore intrinseco della società – spiega il docente – non quello di mercato. E il valore intrinseco è dato dalla dotazione patrimoniale e dalla capacità di reddito. Al 31 dicembre 2013 BpVi aveva un patrimonio eccedente il patrimonio di vigilanza. Ho fatto la valutazione sulla base del bilancio e del piano aziendale”. Il problema è che quell’eccedenza sul patrimonio, alla luce di quello che è successo dopo, forse era un po’ sovrastimata, per usare un eufemismo. “Ribadisco – ribatte Bini – Il prezzo l’ho stimato anche sulla base del bilancio 2013 (chiuso con 33 milioni di perdita, ndr). Però, attenzione, il piano industriale non prevedeva l’aumento di capitale che aveva un effetto diluitivo”. Insomma Bini vuol dire che ha fatto le valutazioni sulla base dei numeri che gli sono stati forniti dalla banca e che non spettava a lui (ma allora a chi, ci si chiede) verificarne la veridicità.Popolare di Vicenza: 600 esuberi e taglio di 150 sportelli

Se ci fosse ancora quella buonanima di mio nonno direbbe che …

“… è naturale chiedere all’oste se il suo vino è buono “

Dunque, dunque, dunque… partiamo da qui!

Photo published for Popolare Vicenza, Altroconsumo a soci e clienti: "Non sottoscrivete aumento e chiudete i conti,...

Un consiglio ai clienti della Popolare di Vicenza? “Non sottoscrivete l’aumento di capitale e portate i vostri risparmi altrove”. Firmato Altroconsumo. Il giudizio dell’associazione dei consumatori è di quelli senza appello: uscire ora, subito, perché se il meccanismo di salvataggio di Atlante dovesse incepparsi, il bail-in è pressoché inevitabile. Peraltro le adesioni all’aumento di capitale in fase di pre-marketing sono pressoché risultate nulle e tutto il peso della ricapitalizzazione rischia di cadere sulle spalle delfondo gestito da Quaestio sgr che – come si è appreso mercoledì – sottoscriverà l’inoptato a non più di 10 centesimi per azione. Popolare Vicenza, Altroconsumo a soci e clienti:“Non sottoscrivete aumento e chiudete i conti, rischia bail in”

ATO CAPIO!

Ve lo traduco in parole povere! Visto che nessuno nella fase di indagine su un eventuale interessamente all’aumento di capitale della banca è interessato, chi ha avuto la bella idea di mettere insieme il leggendario fondo Atlante se la cucca per nulla, ovvero…

DIECI CENTESIMI AD AZIONE

In effetti il gatto e la volpe, dissero a Pinocchio… ” Noi confidiamo che le tue cinque monete d’oro andranno in porto positivamente, moltiplicandosi nel campo dei miracoli, ma se non funzionano te le compriamo noi per dieci centesimi… “

“Confido che la cosà andrà in porto positivamente”. Così Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, sull’aumento di capitale della Banca popolare di Vicenza, in vista dello sbarco a Piazza Affari. E se dovesse intervenire il fondo Atlante nell’aumento di capitale, il prezzo dell’Ipo sarà per tutti di 0,10 euro, ha confermato il top manager dopo la nota pubblicata questa mattina dall’istituto veneto in cui si specifica che Atlante comprerà solo al minimo della forchetta (0,1-3 euro).(MilanoFinanza)

La conferma arriva dalla Consob!

Ma facciamo un piccolo salto indietro. Mi sono chiesto in questi giorni come sia possibile che solo con la minaccia di un eventuale commissariamento da parte della BCE o BANKITALIA sia stato possibile addirittura rinunciare ad un’azione di responsabilità contro l’allegra Banca Bassotti che in questi anni ha amministrato la banca di Vicenza, visto che ora la stanno valutando meno degli stipendi di quei favolosi manager che l’hanno portata alla rovina…

Scrive infatti il Corriere della Sera…

Quanto vale la Popolare Vicenza? Meno degli stipendi ai vertici

Se l’Ipo andasse in porto ai valori minimi (10 centesimi), l’istituto capitalizzerebbe10 milioni, sotto le retribuzioni dei top manager (consiglieri e sindaci) nel 2015: nel 2014 i titoli valevano 62,5 euro e a inizio del 2015 la banca capitalizzava 6,2 miliardi Quanto vale la Popolare Vicenza?

Ma chi è stato il pollo che alla recente assemblea ha preso per buona la richiesta di soprassedere ad un’azione di responsabilità contro i manager della Popolare di Vicenza, ma davvero l’ignoranza finanziaria e non solo degli italiani è a livelli così elevati da non riuscire neppure ad usare il buon senso del padre di famiglia?

Ma certo la risposta ce l’ha il mio amico Aristotele…

Il buon senso è stato usato per dare il tempo a questi manager di intestare tutti i loro patrimoni a tizio, caio e sempronio!

E come in tutte le rapine che si rispettano c’è sempre chi fa da PALO…

Per oggi penso che abbiamo finito, tanto che serve scrivere, non legge nessuno e nessuno condivide, sai è troppo complicata la finanza, non ci capisco nulla. Poi mica ho il tempo di leggere tutte queste cose io.

Educazione finanziaria? Roba da dilettanti!

Prendetevi il film di Comencini e passate qualche serata con i Vostri figli o nipoti e guardatelo, riguardatelo insieme, non serve altro per comprendere i pericoli di una certa finanza, la solita finanza irresponsabile

Non so Voi ma io ho una voglia matta di fare un salto all’Osteria del Gambero Rosso…

— Entrati nell’osteria, si posero tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!

La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, cosí dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre, si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d’uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca.

Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio. Chiese un gheriglio di noce e un cantuccio di pane, e lasciò nel piatto ogni cosa. Il povero figliuolo, col pensiero sempre fisso al Campo dei miracoli, aveva preso un’indigestione anticipata di monete d’oro.

… aveva preso un’indigestione anticipata di monete d’oro… aveva preso un’indigestione anticipata di monete d’oro… aveva preso un’indigestione anticipata di monete d’oro.

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