Haarpo
– “Perdinci, uno al giorno! Una volta queste mattanze erano molto più rare!”
– “Faccio proprio bene a non uscire più di casa, tranne che per andare al lavoro.”
– “Ecco cosa succede a furia di fluoruri mercurio e metalli pesanti.”
– “Ma quale suocero, questo è un omicidio rituale degli illuminati.”
– “Tutto previsto dalle Sacre Scritture. E’ l’Apocalisse.”
– “Ma cosa vuoi che mi freghi del MES? Qui la gente si scanna come nel Medio Evo!”
– “Esticazzi. Ormai la violenza non mi fa né caldo né freddo. Sono desensibilizzato.”
7 – Tutte le volte che mandano un film, qualsiasi tipo di film, accoglierlo come un fatto artistico e culturale, da recensire e criticare come dei veri intellettuali post-moderni, e reprimere il pensiero ribelle secondo cui qualsiasi film non è che una favoletta di merda per adulti, praticamente uguale alle favolette per bambini; roba con cui si viene sedati con l’illusione di vivere le forti emozioni che ormai in prima persona non si vedono più manco col cannocchiale.
8 – Ad ogni annuncio di vincita al Super Enalotto o altro gioco d’azzardo in cui si ha una probabilità di vincita su seicentosessantadue milioni (fonte), correre subito a gìocarsi lo stipendio in qualche ricevitoria e sala slot, perché si sa che chi non risica non rosica.
8 bis – Quando in periodo di crisi economica fanno uscire un film sui lupi di wall street che intascano milioni di dollari senza fare una mazza e pippano coca dalle chiappe di un mignottone, lasciarsi guidare dalla voglia di imitazione, accendere il pc, collegarsi ad un sito di transazioni finanziarie, scaricarci tutti i risparmi e comprare azioni, così che subito dopo possano crollare mandando in fumo tutto l’investito.
9 – Non dubitare di ciò che affermano gli esperti dell’informazione tipo i sondaggisti ed i divulgatori scientifici politici economici e culturali, perché è risaputo che questi esseri semi-divini non sbagliano mai e sono intrinsecamente onesti, in quanto Dio stesso ha infuso in loro la onestà e la conoscenza assoluta. Quindi quando la tv dice qualcosa, prenderla sempre come oro colato, perché la televisione non mente ed è sempre, e sottolineo sempre, al servizio del telespettatore.
10 – Quando c’è la partita, spostare ogni impegno compresa la visita al babbo sul letto di morte, e dare avvio allo sfogo di ogni frustrazione. Mi raccomando, non soffermarsi a pensare che il calcio è un’altra presa per il culo perché ogni squadra è forte sulla base dei soldi e del potere politico che ha il suo presidente (tanti saluti al concetto di sport) e che in nazionale vanno solo i calciatori con i migliori agganci e non i più meritevoli. Non soffermarsi a pensare che la propria merdosa squadretta di provincia non potrà mai vincere un piffero, perché non ha abbastanza soldi e mai ne avrà, mentre i presidenti che si susseguono lo fanno solo per sparare proclami a vanvera e intascare contributi, incassi e proventi dalle vendite dei giocatori più bravi. L’importante dopotutto è la fede, mica vedere la propria squadra vincere qualcosa nell’arco di una vita di soldi spesi per pagare biglietti e pay tv.
11 – Infine, chiunque abbia un cuore grande così, dimostri la propria generosità e paghi volontariamente il doppio o anche il triplo del canone di abbonamento alla televisione a titolo di attestazione di stima per i nostri cari amici, senza stare troppo a pensare che se il canone fosse una tassa, sarebbe illegittimo in quanto ostativo della libertà di ‘informazione’ (si fa per dire) per i ceti meno abbienti decretata mediante la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea (Titolo II art. 11) entrata in vigore con il Trattato di Lisbona, e se fosse un abbonamento il suo pagamento dovrebbe essere facoltativo.
Signore e signori, buonanotte.